Settimana della Moda di Milano: con MSGM, il neo-biondo Massimo Giorgetti batte un fuoricampo

Ogni tanto, si può trovare un elemento di liberazione nel perdere un lavoro ben pagato. Questa era la storia, sostanzialmente vera, alla base della sfilata intelligente, capace e sportiva di MSGM by Massimo Giorgetti di domenica sera.

Questa primavera, il contratto di Giorgetti come stilista di Pucci non è stato prolungato, a seguito di uno show per il prêt-à-porter femminile alquanto bizzarro che aveva realizzato in febbraio. La decisione di Giorgetti di assumere una stilista attualmente molto ‘calda’ come Lotta Volkova – nota per aver lavorato con Demna Gvasalia di Vetements e con Balenciaga – ha portato a una collezione piena di forme esagerate, che sembravano aver poco a che fare con un'etichetta resort come Pucci. Inoltre, si è anche dimostrata un po’ troppo al di là dello stile che cerca di proporre il marchio fiorentino di proprietà del colosso francese LVMH.

Tuttavia, tornando a casa propria, Giorgetti è sembrato riappropriarsi totalmente del controllo della sua routine e delle sue abitudini consolidate. Lo stilista-imprenditore ha aperto lo show con grafiche stampate in grassetto (con il logo MSGM come motivo di stampe alte 50 centimetri) che ricoprono pantaloni da tuta felpati, pantaloncini da rapper e giubbotti. Giorgetti ha mostrato nitidi vestiti estivi di cotone kaki, rifiniti con fiori tropicali dipinti a mano; e ha photoshoppato le stesse idee in un quintetto di fantastici wafer jackets e impermeabili di nylon. Qui parliamo di buttarsi sotto la doccia in estate. Le sue magliette proponevano caldi colori estivi e finiture grezze alla messicana.

“West Coast, Flower Power, un pochettino di Oceano Pacifico e una conclusione in Messico”, ha affermato un entusiasta Giorgetti, snello e atletico – e dotato di un nuovo taglio di capelli appena eseguito – dopo aver trotterellato sulla passerella di Via Piranesi.