Settimana dell’Alta Moda di Parigi: Proenza Schouler cresce qualitativamente e incontra la tecnologia
Tutti i giornalisti di moda si sono recati al Lycée Jacques-Decour in una domenica mattina dalla grande umidità per la prima fra le sfilate più importanti della stagione della Haute Couture parigina: il debutto a Parigi del marchio di New York Proenza Schouler. E anche se ciò a cui hanno assistito è stato, tecnicamente parlando, del ready-to-wear, lo show ha segnato un brillante inizio per la stagione dell’alta moda autunno-inverno 2017.
Il duo creativo di Proenza Schouler, Jack McCollough e Lazaro Hernandez, ha passato molto tempo a Parigi in questi ultimi mesi, a lavorare sulla prima fragranza del brand, che dovrà essere lanciata da L’Oréal nel febbraio 2018. E infatti, una forte influenza francese si è fatta sentire in modo evidente lungo tutto lo svolgimento di questo importante, e spesso bellissimo, show.
Il défilé è stato presentato sotto gli archi del cortile di questa scuola superiore parigina situata alle pendici di Montmartre e sotto lo sguardo di bronzo verde di una sorridente statua accademica. I modelli camminavano sopra un mosaico antico. Lo show si è aperto con due sbalorditivi abiti da cocktail; assemblaggi mozzafiato di tessuti avvolgenti, concepiti come sculture moderniste astratte; seguivano abiti da femme fatale ornati di pizzo. Il climax è stato raggiunto con vari outfit decorati da mix di pelli di visone e volpe e da piume di marabù tenuti insieme da robusti ganci e occhielli metallici molto chic.
I due “americani a Parigi” sono rimasti fedeli ai loro stilemi tipici; dagli abiti bustier, questa volta realizzati con inserti in pelle applicati a cappotti svasati o a completi di jersey rosso; o a gilet tagliati che scendono sotto al ginocchio.
“Abbiamo usato il tempo libero di cui disponevamo a Parigi per incontrare artigiani indiprendenti e piccoli laboratori; e il risultato sono stati i nastri, le piume, il pizzo irlandese e tutto il resto – questa è stata la nostra ispirazione generale”, ha sorriso Hernandez.
"È un impegno per la bellezza e un’immersione profonda nei codici di tutta questa professione”, ha aggiunto McCollough.
La sfilata è terminata con una serie di formidabili borsette di visone, scarpe piatte a forma di petali molto organiche e con grossi, favolosi braccialetti di plastica, per una grande proposta fashion. Un look che, c’è da scommetterci, vedremo riproposto con un effetto a catena nella moda del prossimo anno.
Il défilé ha anche segnato una nuova tappa dal punto di vista tecnologico. L’intero show è stato infatti registrato in 3D dallo showroom online di prodotti di lusso Ordre, consentendo ai buyer di visualizzare conseguentemente l'intera collezione attraverso gli occhiali di realtà virtuale “Oculus”, e poi di ordinare i look che più apprezzavano con un semplice clic.
“È un po’ come portare le prime file delle passerelle di Parigi in qualsiasi parte del mondo”, ha spiegato Simon Lock, fondatore di Ordre.
I due stilisti di Proenza Schouler sono stati per oltre un decennio i beniamini degli intenditori di moda di Manhattan. Questa collezione ha rappresentato un significativo progresso qualitativo per i designer, giustificando pienamente la decisione della Féderation de la Haute Couture et de la Mode francese di assegnare loro un posto nel calendario ufficiale della Fashion Week dell’Alta Moda.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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