21 mar 2013
Sergio Rossi si riorganizza per accellerare lo sviluppo
21 mar 2013
Dopo un profondo lavoro di riposizionamento Sergio Rossi avvia una nuova fase di sviluppo. A fine febbraio, il brand ha annunciato la partenza di Francesco Russo, direttore creativo dal 2008, segnando così la fine di un ciclo. Il marchio di calzature fondato nel 1966 da Sergio Rossi è stato acquisito nel 2000 da Gucci Group, del gruppo di lusso francese PPR. Dopo la partenza nel 2005 del suo fondatore ha attraversato un periodo di transizione fino all’arrivo alla sua direzione di Christophe Mélard nel 2009.
Affiancato da Francesco Russo, il nuovo Ceo e Presidente ha ridefinito i valori del brand «per renderlo più desiderabile e più consistente». “Sergio Rossi era ‘una bella addormentata’, che non aveva ancora lavorato abbastanza sulla sua identità. Ci siamo quindi focalizzata sulla sua italianità e sul concept di ‘shoes specialist’ ridefinendo il territorio di espressione del brand”, spiega Christophe Mélard, in precedenza direttore finanziario del gruppo YSL Beauté.
«Francesco ha partecipato a quest’operazione per trasformare Sergio Rossi, non in un marchio logo, ma nel ‘gioiello della calzatura italiana’ capitalizzando sia sul suo know-how artigianale, sia sulla sua immagine pericolosamente femminile e sensuale. Dopo questo percorso abbiamo capito che era arrivato il momento di separaci”, prosegue il CEO.
In un mercato degli "shoes specialist" di lusso molto competitivo con avversari quali Jimmy Choo, Christian Louboutin oppure Manolo Blahnik, Sergio Rossi intende oramai "accelerare il movimento". In quest’ottica il marchio si è riorganizzato rafforzando il ruolo di Susanna Nicoletti. Arrivata in Sergio Rossi in luglio 2012 come Direttore Marketing e Comunicazione la manager, che ha lavorato tra gli altri per Ferragamo, Fendi e Prada, è stata promossa e nominata il 1° marzo 2013 «Chief Marketing Officer». In questo nuovo ruolo continuerà ad occuparsi della comunicazione, del marketing, delle PR, e avrà inoltre la supervisione dell’attività online e dell’immagine nel punto vendita.
È stato chiamato ad affiancarla Angelo Ruggeri. Nominato Direttore del Design e delle collezioni dirigerà tutto il polo design e riporterà direttamente a Susanna Nicoletti. Grande specialista della calzatura conosce bene la maison di moda. Ha fatto parte in effetti del team stilistico di Sergio Rossi dal 2006 al 2011. Ha lavorato inoltre per Armani e Tom Ford.
«Questa evoluzione nell’organizzazione permetterà di promuovere al massimo la diffusione del marchio e di rafforzarne la consistenza. L’obbiettivo non è di aprire innumerevoli boutique ma di lavorare in profondità sull’offerta, sul prodotto e soprattutto sul servizio al cliente. Desideriamo progredire con calma e in modo equilibrato”, sottolinea Christophe Mélard. Senza svelare il fatturato, di cui il 15% è realizzato in Italia, quest’ultimo parla di “una forte crescita delle vendite nel 2012”. La linea uomo, che offre un prodotto classico con un tocco un po’ più fashion, rappresenta il 10% del totale dei ricavi.
Sergio Rossi conta 54 boutique in proprio e una trentina in franchising, di cui gran parte sono state ristrutturate seguendo il nuovo concept store «di boudoir/mini-appartamento all’italiana». In Cina in particolare, il brand ha rilevato una parte della sua rete distributiva, che era gestita in precedenza in franchising, e conta oggi 11 punti vendita. Inaugura domenica (24 marzo) una boutique a Hong Kong, a Harbour City. Aperto da un paio di mesi questo negozio è già il n°1 mondiale della griffe per le vendite.
Il Giappone rimane un mercato storico per Sergio Rossi con una quota del 20% del suo fatturato. La griffe si sviluppa anche in Russia e in Medio-Oriente e si sta rilanciando negli Stati Uniti, dove ha rilevato il suo negozio di Miami e si appresta ad inaugurare in aprile un nuovo punto vendita a Las Vegas.
Numerose altre aperture sono programmate: Mosca, Baku (Azerbaijan), Almaty (Kazakhstan), Jakarta (Indonesia) e Kuala Lumpur (Malaysia). A questo si aggiunge la riapertura e l’ampliamento del negozio di Pechino, il trasloco della boutique di Firenze con una superficie più grande sempre in via Tornabuoni, dove si ricollocherà in un vecchio palazzo di fronte a Ferragamo e, entro l’anno, la ristrutturazione del negozio milanese di via Montenapoleone.
La rete di distribuzione nei multimarca si concentra soprattutto in Europa ed è in fase di razionalizzazione. Il marchio si posiziona con un’offerta sempre più specializzata e una gamma estesa di calzature interamente prodotte in Italia, nel sito e i laboratori di San Mauro Pascolo, vicino a Rimini.
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