3 mag 2018
Scocchia (Kiko) conferma le ipotesi di ingresso di un fondo
3 mag 2018
Intervenuta in occasione del 2° Beauty Summit organizzato da Pambianco Strategie di Impresa il 3 maggio a Milano, il CEO di Kiko, Cristina Scocchia, ha confermato che l’azienda sta valutando la possibilità di inserire un partner nel capitale della società, come anticipato a Reuters a fine marzo,
“Abbiamo un piano di investimenti molto ambizioso, 90 milioni di euro in tre anni; potremmo quindi valutare l’ingresso di un socio di minoranza, che vorremmo fosse in grado di apportare competenze specifiche sul settore, oltre che capitale”, ha spiegato la manager, intervistata dal vice direttore de Il Giornale Nicola Porro sul palco del Convegno, aggiungendo: “Siamo in trattativa avanzata con un fondo”.
Kiko, che fattura 610 milioni di euro, conta 8.000 dipendenti ed è presente in 21 Paesi al mondo, sta puntando molto sulla digitalizzazione: “Non solo social e marketing digitale, bisogna essere tecnologicamente all’avanguardia anche nelle operations, partendo dal sistema gestionale presente in azienda. Prevediamo di investire in information technology circa 25 milioni di euro nei prossimi tre anni”.
Sul fronte internazionale, Kiko ha deciso di chiudere la propria filiale americana, mercato in cui ha riscontrato diverse difficoltà negli ultimi 5 anni. “Quello americano è un territorio molto difficile per la cosmesi, per la presenza di grandi competitor; inoltre, in generale il retail in USA sta attraversando una profonda crisi: nel 2017 sono stati chiusi 7.300 punti vendita, di tutte le categorie merceologiche”, ha spiegato Scocchia. “Abbiamo deciso di focalizzarci su altre priorità, lasciando aperti solo tre dei 30 store che avevamo negli Stati Uniti, più per una questione di marketing e immagine che di business: ci supportano infatti nello sviluppo dell’online, ambito in cui abbiamo stretto una collaborazione con Amazon che sta funzionando molto bene”.
E tra le priorità del brand per il medio periodo c’è proprio il rafforzamento delle vendite online, che oggi pesano per il 3,5%, con un obiettivo di crescita al 6/7%, anche attraverso l’apertura del canale in Cina. Altro focus è l’espansione in territori ancora poco esplorati da Kiko, come Medio Oriente, India e Turchia, dove l’azienda intende aprire 70 punti vendita nei prossimi tre anni in partnership con operatori locali.
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