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Pubblicato il
2 feb 2012
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Scarcerato Perna, l'ex patron del colosso della moda IT Holding
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2 feb 2012
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Tra le motivazioni alla base dell'annullamento dell'arresto di Tonino Perna, depositate dai giudici del Riesame di Campobasso ci sono accuse che poggiano su "basi debolissime" e su "assunti errati", metodi "sbagliati", intercettazioni che "non dimostrano alcunché", insegnamento della Cassazione che viene "disatteso". L'ex patron del colosso della moda It Holding era stato arrestato il 9 gennaio con l'accusa di bancarotta fraudolenta per aver causato un danno patrimoniale, è la tesi della procura, di oltre 61 milioni di euro. Ma i giudici del Riesame contestano senza mezzi termini il lavoro di procura e gip di Isernia e spiegano, in 14 pagine, i motivi alla base della loro decisione.
La sfilata di uno dei marchi di moda prodotti in passato da It Holding - Foto Reuters |
"La misura cautelare - hanno commentato Gian Piero Scarlato, Maria Rosaria Rinaldi e Teresina Pepe - va annullata perché il giudice per le indagini preliminari non ha motivato la persistenza delle esigenze cautelari nonostante il tempo trascorso dai fatti contestati, disattendendo l'insegnamento costante della Suprema Corte".
I giudici vanno oltre: "L'ordinanza ha recepito, in una materia così complessa, le risultanze di una consulenza di parte che, a sua volta, appare evasiva ed incerta soprattutto nella ricerca della documentazione".
Sotto la lente del Tribunale del Riesame finiscono altri passaggi: il primo è la cessione della Icg alla Ittierre Holding per 55 miliardi di lire, un valore questo che secondo l'accusa sarebbe stato irrisorio. Ciò era desumibile - è la tesi della procura - da una mancata valutazione preventiva che accertasse la congruità del valore dell'acquisto, sussistendo solo una perizia successiva alla cessione, perizia caratterizzata da gravi carenze metodologiche.
Una ricostruzione che i giudici di Campobasso bocciano senza mezzi termini: "Questa accusa - hanno detto - secondo la quale per un'operazione del gennaio 1997 sia stata effettuata una perizia solo nel maggio successivo, è falsa. Esisteva infatti una perizia precedente al gennaio 1997, ma nonostante questo veniva accettata integralmente dal gip nella sua ordinanza. La procura di Isernia avrebbe dovuto cercare questa perizia anziché affermare che era successiva e contrastarla nel merito".
Altro passaggio dell'ordinanza riguarda i tempi dell'inchiesta. "La pervicacia di Perna - si legge - consistita nel commettere reati in un arco temporale compreso tra il 1997 e il 2008 per una serie di irregolarità perseguibili d'ufficio, induce il Tribunale a chiedersi dove erano gli inquirenti quando Perna, secondo l'affermazione del gip, delinqueva e commetteva indisturbato una serie di reati". Inoltre, viene contestata la motivazione alla base della decisione di disporre l'arresto in carcere per un incensurato.
Fonte: APCOM