9 lug 2016
Sandro Paris realizza una capsule collection di abiti da sera
9 lug 2016
Reduce da una collaborazione con Superga per una linea rivisitata dell'iconico modello “2750”, il marchio francese di prêt-à-porter Sandro Paris propone ora, per l'autunno-inverno 2016/17, una nuova capsule collection Donna di abiti da sera ispirata alla Londra degli anni ’90.
Una mini collezione nera inframmezzata da tocchi dorati, per un look chic. L’abbinamento di colori è esaltato da tessuti morbidi come velluto, raso e pizzo. Spalle nude, vite impreziosite da raffinati pizzi e abitini svasati portano alla luce la silhouette della donna di Sandro, con eleganza e modernità.
La collezione è composta da sette capi, tra cui una tuta, un top e una gonna. La capsule da sera sarà disponibile a partire da novembre fra i 165 e i 295 euro nei punti vendita Sandro e sul sito sandro-paris.com.
Le linee Donna di Sandro continuano ad essere disegnate da Evelyne Chétrite, mentre il direttore creativo di Sandro Uomo, che non vende i propri prodotti all'ingrosso, e conta 180 punti vendita nel mondo, è Ilan Chétrite.
Sandro Paris fa parte dell'azienda francese di prêt-à-porter Sandro, Maje, Claudie Pierlot (SMCP), della quale il gruppo cinese Shandong Ruyi, con sede a Jining, fondato nel 1972, e che possiede fra l'altro più di 3.000 punti vendita in Asia-Pacifico, ha acquistato a fine marzo scorso una quota di maggioranza dal fondo americano KKR.
SMCP, che ancora all'inizio del 2016 lasciava presagire un ingresso in Borsa, ha ottenuto nel 2015 un fatturato di 675 milioni di euro, cresciuto del 33%, con un incremento dell'11% a negozi comparabili.
In una recente intervista al quotidiano transalpino “Le Figaro”, Évelyne Chétrite, cofondatrice del gruppo SMCP con Judith Milgrom, si è definita soddisfatta e fiera di questa avventura. “I nostri marchi sono ancora giovani e pieni di potenzialità. Le nostre collezioni sono sempre più riuscite, di qualità, e ho firmato con Shandong Ruyi per rimanere ancora molto tempo”, ha precisato la Chétrite. “Siamo certi che Shandong Ruyi ci aiuterà ad andare più lontano, a svilupparci all'estero, sia in Asia – Cina in testa – che negli Stati Uniti e in Europa”, ha aggiunto.
Secondo il giornale francese, SMCP, che realizza più della metà del proprio fatturato all'estero, intende proseguire l'espansione con l'apertura di un numero compreso tra gli 80 e i 100 negozi a gestione diretta all'anno nel mondo, e fra i 20 e i 25 annuali in partnership.
Riguardo allo stile della griffe, Evelyne Chétrite ha voluto rassicurare tutti: “Il nostro nuovo azionista di maggioranza non ha intenzione di fare di Sandro, Maje e Claudie Pierlot dei marchi cinesi, perché piacciono ai clienti di tutto il mondo proprio per il loro tocco francese. La figlia del boss di Shandong Ruyi li aveva notati e apprezzati ed è stata coinvolta direttamente nell'operazione d'acquisto”.
Le fonti di approvvigionamento di SMCP, il quale si rifornisce di materie prime per il 53% nella Grande Europa (l'area che s'intende più estesa dei confini tradizionali dell'Europa, composta anche dai Paesi transeurasiatici o da nazioni vicine dotate di un forte patrimonio e una forte influenza europee, ndr.), e in India e Asia, non dovrebbero essere modificate significativamente, secondo “Le Figaro”.
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