Safilo rialza la testa nel terzo trimestre e riorganizza la struttura

Safilo, il produttore italiano di occhiali controllato dal fondo olandese Hal, ha registrato nel terzo trimestre un margine lordo a 58,8% del fatturato, per un valore di 169,4 milioni di euro, in crescita dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2015. Valutando i primi nove mesi dell’anno, però, il margine lordo è sceso del 2,3% a 564 milioni di euro.

Analogamente, l’Ebitda nel terzo trimestre sale del 27,6% (18,8 milioni di euro), mentre cala del 5,4% a 71 milioni sui 9 mesi, influenzato da costi straordinari di ristrutturazione, ha spiegato il gruppo.

Tra gennaio e settembre Safilo ha registrato un calo delle vendite del 2,2% (-1% a tassi di cambio costanti) a 939,1 milioni di euro, ma un miglioramento nel terzo trimestre con un incremento dell’1,1% (+1,7% a valute costanti), a 288 milioni. La decisione di Kering nel 2014 di mettere fine ai contratti di licenza con Safilo, tra cui quella di Gucci, comincia quindi ad avere un impatto minore sui risultati del gruppo.

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Le vendite dei brand in continuità (quelli rimasti nel perimetro del gruppo) sono migliorate del 3% a tassi di cambio costante nei tre mesi, del 4,7% nei nove mesi.

Dal punto di vista geografico, in Europa il gruppo ha registrato una crescita delle vendite del 5,9% (107,6 milioni di euro) nel terzo trimestre e del 5,5% nei 9 mesi. Tutti gli altri mercati sono in flessione sui 9 mesi, mentre nel terzo trimestre gli Stati Uniti sono calati del 5%, l’Asia-Pacifico ha segnato un +4,5% e il resto del mondo +12,3%.

Nel periodo, l’indebitamento finanziario del gruppo è cresciuto dell’8,5% attestandosi a 111,5 milioni di euro al 30 settembre, contro i 102,8 milioni al 30 giugno.

Il gruppo ha annunciato in un comunicato una riorganizzazione della struttura societaria intorno a tre realtà: la holding Safilo Group S.p.A., la società strategica Safilo S.p.A., che gestisce il business e i brand, e la nuova società Safilo Industrial S.r.l., controllata da Safilo S.p.a., focalizzata sulla produzione e che comprende le fabbriche del gruppo.

Dominique Muret (Versione italiana di Laura Galbiati)