15 nov 2017
SMI: nasce il Cluster Nazionale per il Made in Italy
15 nov 2017
Il 14 novembre è stata costituita l’Associazione Cluster Made in Italy, un’alleanza pubblico–privato, coordinata da SMI – Sistema Moda Italia, l’Associazione di categoria del Tessile-Abbigliamento, aderente a Confindustria, per far dialogare in modo più fluido e strutturato le Università e il mondo della ricerca con le aziende delle filiere del “bello e ben fatto”: tessile-abbigliamento, scarpe, accessori in pelle, occhiali, pellicce, orafi, arredo e suoi complementi. Anche i settori agroalimentare e meccanico saranno coinvolti. L’obiettivo dell’associazione è di sostenere la crescita economica e sostenibile di questi settori, con attenzione alle agende strategiche comunitarie e ai territori del Mezzogiorno, favorendo e rafforzando collaborazioni e partnership in materia di ricerca e innovazione, anche a livello internazionale.
“Le richieste di autentica sostenibilità e la rivoluzione digitale stanno mutando rapidamente lo scenario in cui si muovono le aziende dello stile di vita italiano. Il Cluster si porrà come elemento catalizzatore, per far lavorare in modo sinergico il mondo della ricerca e quello dell’industria, nel campo della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico”, ha spiegato Alberto Paccanelli imprenditore tessile bergamasco, designato Presidente del Cluster.
“Per filiere tradizionali quali sono le nostre, l’innovazione di prodotto, di processo e del design è un elemento strategico. Per questo abbiamo pensato di unire le eccellenze della ricerca e delle imprese per lavorare a 360° sul Made in Italy, con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle nostre imprese, a cominciare dalle PMI che devono affrontare una sempre più agguerrita concorrenza internazionale.
Sono 22 i soci fondatori che hanno sottoscritto l’atto costitutivo, ai quali spetta il compito di avviare l’attività del Cluster: 7 Associazioni nazionali, tra cui quelle confindustriali merceologicamente competenti, CNA e Confartigianato, 7 Cluster regionali, Poli di Innovazione, Centri Tecnologici, Agenzie di sviluppo, Rappresentanze territoriali, e 8 Enti di ricerca e Università, tra cui il Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma, la Federico II di Napoli, l’Università di Bologna, l’Università di Firenze e INSTM (Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali).
Altri 13 si uniranno a breve a completare il team di partenza, tra cui CNR, Enea, la Stazione Sperimentale per l’industria delle Pelli e delle Materie Concianti, altre Associazioni ed Università. Si prevede anche che altre aziende e numerosi istituti di ricerca aderiranno al progetto. Infine, avevano già assicurato il loro supporto lo scorso anno 10 Regioni, tra cui Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Puglia, Campania e Umbria.
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