Gianluca Bolelli
18 set 2017
SMCP lancia la procedura per l’ingresso in Borsa
Gianluca Bolelli
18 set 2017
Il gruppo Sandro Maje Claudie Pierlot (SMCP) ha appena registrato il documento di base prerequisito per la presentazione della sua IPO presso l’Autorità francese dei Mercati Finanziari (AMF). La possibilità di una offerta pubblica iniziale era stata preannunciata lo scorso giugno dal gruppo di abbigliamento francese, come riferito da FashionNetwork.
"Siamo in procinto di prendere questa nuova direzione nella vita del gruppo SMCP, con il supporto del nostro azionista di controllo Shandong Ruyi, mentre l’attrattività dei nostri marchi non cessa di crescere ovunque nel mondo”, spiega il PDG del gruppo, Daniel Lalande. “I nostri risultati del primo semestre 2017 registrano una forte crescita del fatturato e della redditività. Questo successo conferma la rilevanza del nostro modello e della nostra strategia che punta a una crescita organica, all’espansione della rete di negozi sui nostri mercati chiave, e all’accelerazione del digitale, della linea Uomo e degli accessori”.
SMCP comunica che nel primo semestre ha registrato un incremento delle vendite del 16,4%, a 439 milioni di euro. Vendite che sono state realizzate per il 57% all’estero e per il 12% su Internet. Nel periodo, l'EBITDA è invece cresciuto del 20%, a 73 milioni di euro.
“Come annunciato in precedenza, Shandong Ruyi intende mantenere una posizione di azionista di controllo alla fine del processo di IPO, con circa il 51% del capitale del gruppo SMCP (Shandong Ruyi oggi possiede circa l'80% delle azioni, ndr.) e così continuare a sostenere SMCP nella sua strategia di crescita per gli anni futuri”, sottolinea dal canto suo Yafu Qiu, presidente di Shangdong Ruyi.
Conservando la sua quota di maggioranza, Shandong Ruyi punta a valorizzare Sandro-Maje-Claudie Pierlot, ma anche a guadagnare visibilità e dunque capacità d’attrazione. Al di là del contributo immediato per finanziare nuovi sviluppi, la quotazione agevolerà l'accesso a nuovi finanziamenti a lungo termine. Un'ambizione che potrebbe confermare la possibilità di un allargamento del perimetro del gruppo in futuro, con eventuali acquisti in vista.
Nell’esercizio 2016, il gruppo aveva ottenuto un fatturato di 786 milioni di euro, per un EBITDA di 130 milioni di euro e un margine di EBITDA del 16,5%.
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