27 mar 2014
Roy Roger's: dopo Roma pensa a Milano, Mosca, Londra e New York
27 mar 2014
I jeans Roy Roger's, i primi prodotti in Italia, ne hanno fatta di strada dal 1952, anno della loro nascita, con il modello 227. Nati come pantaloni da lavoro, sono diventati nel tempo "capi heritage che vengono prodotti in Italia con denim di qualità, in 800mila esemplari l'anno, rinnovati ogni sei mesi in 30 modelli per 30 diversi lavaggi (quindi 900 tipi diversi).
Il marchio in pochi mesi ha aperto in Italia quattro nuovi monomarca a Firenze, Forte dei Marmi, Napoli e, ultimo, quello di Roma in Via del Babuino, inaugurato il 26 marzo. "Presto apriremo un flagship a Milano, nel quadrilatero, siamo in cerca della location. In aprile apriremo anche il primo negozio in Svizzera, a Lugano, poi, sempre entro la fine del 2014, prevediamo un'opening a Londra e a Mosca. In Inghilterra stiamo anche valutando la possibilità di aprire dei corner nei principali department store", ha spiegato a FashionMag Niccolò Biondi, AD del Gruppo Sevenbell. Nei progetti a medio termine dell'azienda c'è anche l'ingresso sul mercato cinese, dove attualmente si sta vagliando la ricerca di un partner e in quello americano, dove nel 2015 verrà aperto il primo flagship, molto probabilmente a New York. Per ora nessuna boutique è prevista in Francia, anche se non è esclusa l'apertura di pop up store nelle località più rinomate della Costa Azzurra.
La grande boutique di Roma che ha aperto il 26 marzo, suddivisa su due piani, situata in un'antica palazzina del cuore della capitale e arredata con oggetti vintage che rammentano l'America di un tempo, ricorda che il jeans su misura fatto in Italia è un capo raffinato che ha mantenuto le caratteristiche classiche, con tasca posteriore con triangolo nero e alta qualità delle materie prime. "A livello tendenze, per l'uomo il jeans torna ad avere un fit più largo, comodo e con lavaggi che gli conferiscono un effetto used. Lo slim è in generale molto più italiano che straniero: le tele elasticizzate sono vendute tantissimo nel nostro paese, mentre all'estero è il jeans più puro, con la tela pesante e non elasticizzata, che va per la maggiore. La donna invece tende a preferire sempre il fit elasticizzato, sia in Italia che negli altri Paesi", ha spiegato a FashionMag Guido Biondi, direttore creativo del brand.
I Roy Roger's, i primi ad essere prodotti in Italia, sono nati nel '52 a Campi Bisenzio, Firenze. E' Francesco Bacci, fondatore nel 1949 del gruppo Sevenbell e nonno di Niccolò e Guido, a cominciare a produrre pantaloni da lavoro in cotone e gabardine, venduti con il marchio Roy Roger's. Dopo la seconda Guerra Mondiale, "il sogno di nonno Francesco appena ventenne era l'America" ricorda Niccolò. Erano anni passati ad ascoltare Elvis Presley e a imitare James Dean. Attratto dal denim, il giovane Francesco decide di andare negli USA e nel 1952, dopo aver stretto una partnership con la Cone Mills Corporation, tempio della produzione americana di denim, diventa il produttore del primo blu jeans Made in Italy in denim Usa. Il tessuto arriva in balle di juta, rigido e incartonato, difficile da cucire. I primi jeans sono duri al tatto, ma l'hand made è italiano e l'attenzione al dettaglio fanno la differenza. Anno dopo anno i Roy Roger's si ammorbidiscono con i lavaggi domestici, restando resistentissimi, mantenendo la cura dei dettagli e il sapore americano.
Negli anni '60 e '70 esplode il fenomeno Roy Roger's e i jeans del marchio diventano cult. E' solo nel 2000 che il nuovo presidente Fulvio Biondi, genero del fondatore, trasforma il marchio puntando sul marketing e introducendo tecniche innovative nei lavaggi del denim e lavorando cotoni cimosati provenienti dal Giappone e dagli USA. Altro passo importante per il gruppo, dopo la recente inaugurazione di Napoli, è stato pochi mesi fa il lancio dell'e-commerce (sevenbell.com).
Il Gruppo Sevenbell, che produce anche i marchi President's, Union Spark e Nichol Judd, ha chiuso il 2013 a 20 milioni di euro, realizzati per il 75% in Italia e prevede di arrivare a 30 milioni di euro nel 2015.
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