4 nov 2016
Richemont: utile netto a -51% nel primo semestre
4 nov 2016
Il gruppo svizzero Richemont, numero due del lusso a livello mondiale, nel corso del primo semestre dell’anno fiscale ha visto crollare del 51% il proprio utile netto, attestatosi a 540 milioni di euro, in particolare a causa dei costi legati alla chiusura di alcuni punti vendita.
Il gruppo, proprietario tra gli altri delle maison di gioielleria Cartier e Van Cleef & Arpels, ha registrato una flessione del 13% del suo giro d’affari, a 5 miliardi di euro, in un contesto particolarmente difficile per i suoi brand di orologeria. Le vendite di orologi, tra cui i brand Piaget e IWC, hanno infatti subito una contrazione del 17%, fermandosi a 1,4 miliardi di euro.
Il risultato operativo della divisione orologeria è sceso del 53%, a causa del riacquisto degli stock invenduti dai negozianti, dei costi di questa iniziativa e della chiusura di negozi, che ha comportato un costo di 249 milioni di euro.
Richemont, il cui portfolio di marchi include anche le penne Montblanc e le borse Lancel, ha visto calare le vendite sulla maggior parte dei mercati, ad eccezione di Cina, Regno Unito e Corea del Sud. In Europa, la Francia, mercato importante per i prodotti di lusso, ha subito la diminuzione dei flussi turistici.
Il gruppo ha annunciato un’importante riorganizzazione del proprio management. Il Direttore Generale Richard Lepeu andrà in pensione alla fine di marzo, mentre il Direttore Finanziario, l’americano Gary Saage lascerà la società il 31 luglio, rimpiazzato da Burkhart Grund.
Johann Rupert, Presidente del gruppo, ha dichiarato di contare sulla qualità dei brand e sulla solidità del bilancio per superare le difficoltà dovute all’attuale contesto.
Fonte AFP – Versione italiana di Laura Galbiati
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