Reuters
6 nov 2015
Richemont prevede un 2° semestre difficile
Reuters
6 nov 2015
Richemont anticipa che il suo secondo semestre d'esercizio sarà difficile, dopo la crescita dell'utile netto minore del previsto registrata nel primo semestre, e un ulteriore calo della domanda riscontrato nel mese di ottobre.
L'azione di Richemont perdeva il 7%, a 80,60 franchi svizzeri, in mattinata alla Borsa di Zurigo, la maggiore perdita dell'indice FTSEurofirst 300.
Il gruppo proprietario di Cartier ha in effetti registrato un incremento dell'utile netto del 22%, a 1,103 miliardi di euro, nel primo semestre chiuso a fine settembre, ma al di sotto della previsione di Reuters, che lo dava a 1,19 miliardi di euro.
Il margine operativo è sceso al 24%, contro il 26% di un anno prima, perché la forte domanda nella gioielleria, attività a margini elevati, non ha potuto completamente compensare la marcata debolezza del segmento dell'orologeria.
Il fatturato semestrale è aumentato del 3% a tasso di cambio costante, a 5,82 miliardi di euro, anche in questo caso al di sotto delle previsioni di Reuters, che erano di 5,94 miliardi. In ottobre, le vendite sono diminuite del 6%.
I produttori di orologi sono esposti a una flessione della domanda sul loro mercato principale, vale a dire Hong Kong, dove i distributori riducono gli stock e stanno chiudendo dei negozi. Le consegne di orologi svizzeri verso Hong Kong sono calate del 20,5% nel periodo da gennaio a settembre 2015.
"Per il secondo semestre, la situazione sembra preannunciarsi come altrettanto impegnativa, in particolare a causa delle difficoltà dei nostri partner del settore dell'orologeria", spiega Johann Rupert, il presidente del Consiglio d'Amministrazione di Richemont, in un comunicato.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters
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