16 set 2013
Richemont: le vendite calano nella Cina Continentale
16 set 2013
Il gruppo Richemont, specializzato nell'alta gioielleria e orologeria, ha pubblicato le cifre dei primi 5 mesi del proprio esercizio, iniziato il 1° aprile.
Considerando tutti i suoi marchi insieme, la casa-madre di Cartier, Montblanc e Net-A-Porter registra la sua migliore progressione sul mercato americano, dove le vendite sono aumentate del 17% a tassi di cambio costanti, la migliore performance nel periodo. Per spiegare questa prestazione, il gruppo cita l'influenza del suo acquisto del marchio di golfwear americano Peter Millar nell'ottobre 2012.
Il retail vede le vendite crescere dell'11% e il wholesale migliora del 7% nel periodo. In totale, Richemont ha reso noto un fatturato in aumento del 4%, e del 9% a tasso di cambio costante.
La progressione (sensibile, ma sostanzialmente poco interessante) delle vendite nella zona Asia-Pacifico (+4% a tasso di cambio costante) è stata “trascinata da Hong Kong e Macao, ma indebolita dalle minori vendite ottenute in Cina Continentale”, spiega il gruppo ai suoi azionisti, “il che riflette l'attuale prudenza del consumatore cinese dopo anni di espansione eccezionale". Questo rallentamento della crescita fa seguito a quanto Richemont aveva già osservato durante le sue precedenti pubblicazioni di dati sull'area cinese, già improntate a una certa cautela.
Più soddisfacente per il gruppo svizzero dai fondatori sudafricani, il suo settore Moda, che comprende fra i suoi brand Chloé, Net-A-Porter, Dunhill e Lancel, il quale si è caratterizzato per una notevole solidità tornando a crescere in doppia cifra nel periodo (+12% a tasso di cambio costante). Il segmento orologeria specializzata mette a segno un incremento delle vendite del 13% sugli stessi primi cinque mesi d'esercizio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Florent Gilles (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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