Reed Exhibitions si regala Capsule

Dal 2007, Capsule si è affermato come uno degli appuntamenti fondamentali negli USA e in Francia per scoprire le collezioni delle etichette di moda indipendenti. Partendo dalle sue radici newyorchesi, città dove è stato fondato da Minya Quirk, Edina Sultank e Deirdre Maloney della società di consulenza BPMW, l'evento ha poi lanciato delle espansioni a Las Vegas, Parigi e Berlino. In totale, Capsule organizza ogni anno 12 saloni, per presentare le collezioni uomo, donna e accessori.

Un successo che da diverse stagioni suscita l'interesse degli operatori più affermati e consolidati nell'organizzazione di fiere. E al centro del gioco c'è ora la società americana di dimensione internazionale Reed Exhibitions, che si è dimostrata la più convincente, secondo il “Women’s Wear Daily”. Dopo il salone di moda street e prodotti per gli sport di scivolamento Agenda un anno fa, questo acquisto costituisce un altro bel colpo nel settore della moda realizzato dal gigante da oltre 500 saloni nel mondo. Per ora l'ammontare della transazione non è stato svelato e non si sa ancora se Capsule si aggregherà ad Agenda nella struttura ReedPOP, filiale di Reed Exhbitions.

Sembra che le équipe di Capsule restino ancora a bordo, con l'arrivo di Reed che punta a far raggiungere nuovi obiettivi a questo collettivo di saloni. In Francia, Reed controlla già, in campi affini, le fiere Bijorhca, Maison & Objet e anche il Salone del franchising. Strutture imponenti rispetto alla dimensione di un Capsule, che conservava una sua aria di indipendenza. I prossimi appuntamenti di Capsule a Berlino, nei giorni 14 e 15 gennaio, e Parigi, dal 17 al 19, dovrebbero permettere di capire qual è l'impatto che questo cambiamento di proprietà ha avuto sugli espositori e sui rivenditori. E forse di poter valutare e apprezzare quali saranno le ambizioni della coppia Reed-Capsule sul mercato europeo.

Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)