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Pubblicato il
24 ago 2009
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Rapporto Mps, nel 2010 ripresa per distretti italiani
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24 ago 2009
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Entrambi sono caratterizzati da una presenza significativa di lavorazioni di pregio dirette alle fasce più alte del mercato. Il polo di Carpi, si legge, "essendo specializzato nell'abbigliamento piuttosto che nei tessuti, ha risentito in misura relativamente minore dei contraccolpi della crisi". Al contrario, il calo della domanda nel tessile "ha in particolare penalizzato le maggiori aziende del distretto di Prato - si legge ancora - esposte alla concorrenza di prezzo della contigua comunità cinese sulla produzione di fascia meno alta e caratterizzate da una 'disintegrazione' verticale del ciclo molto accentuata".
Per quanto riguarda invece gli indici di bilancio, i top player di Carpi spiccano per la redditività gestionale, favorita anche da una produzione più concentrata sull'abbigliamento, Biella sconta nel maggior costo dell'indebitamento una fase di investimenti più accentuata, mentre Prato soffre ancora di una leva finanziaria troppo alta, dovuta ad un livello di dotazione patrimoniale inferiore rispetto agli altri distretti. I quattro distretti aggregati rappresentano il 16% circa della produzione dell'intero tessile-abbigliamento italiano, e quasi il 18% dell'export complessivo: questo grazie ad una maggiore presenza sui mercati esteri.
Fonte: APCOM