11 set 2013
Quiksilver: l’Europa salva il terzo trimestre
11 set 2013
Malgrado le ristrutturazioni e gli acquisti, la situazione congiunturale per il mercato dei marchi di prodotti per gli sport di scivolamento rimane turbolenta. Per il gruppo Quiksilver, proprietario in particolare del marchio omonimo e dei brand Roxy e DC Shoes, tutto ciò si è tradotto in un calo del 3% del proprio fatturato nel terzo trimestre, chiuso il 31 luglio, rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Le sue vendite si sono fissate a 377 milioni di euro (496 milioni di dollari USA). Un calo che avrebbe potuto essere molto più marcato se non ci fosse stata la progressione dell’e-commerce.
L’attività nelle vendite on-line è infatti cresciuta di un bel 33%, a quasi 24 milioni di euro. Il calo del fatturato è stato ammortizzato anche dalle belle prestazioni dell'Europa. Approfittando di un tasso di cambio favorevole, la regione Europa/Medio Oriente/Africa (EMEA) del gruppo, diretta da Pierre Agnès, ha ottenuto un aumento del 6%, a 125 milioni di euro.
Nello stesso tempo, le Americhe accusano un -6%, a 204 milioni, e la zona Asia-Pacifico, vittima di tassi di cambio molto sfavorevoli, perde il 12%, a 48 milioni di euro. Il gruppo rileva anche che sui mercati emergenti, a tasso di cambio costante, le sue vendite sono migliorate del 21%.
Per marca, solamente Roxy ottiene una progressione delle vendite (dell'1%, a 99 milioni di euro). DC registra un -1%, a 126 milioni e Quiksilver subisce un -10%, a 131 milioni. Diminuzioni marcate che si spiegano anche con le strategie di ottimizzazione (leggasi restringimento) delle reti distributive. L’attività nella vendita all'ingrosso del gruppo è regredita del 6%, a 263 milioni di euro. L’attività nella vendita al dettaglio è invece progredita dell'1%, a più di 91 milioni di euro, mentre le vendite in comparabile nelle sue 562 boutique in proprio sono aumentate del 2%.
Alla fine, fra la diminuzione dei margini di DC all'estero e il miglioramento di quelli del wholesale nella zona EMEA, il margine lordo del gruppo è rimasto stabile al 49,5%. In compenso, il suo margine operativo si è leggermente contratto, passando dal 5,37 al 5,25%. L'utile operativo si è assestato giusto al di sotto della soglia dei 20 milioni di euro. Nel dettaglio, l'utile operativo della zona America progredisce del 4%, a 26 milioni di euro, quello dell’EMEA rimane stabile a 5,5 milioni. In compenso, l'Asia-Pacifico registra perdite operative per più di 1 milione, mentre la zona aveva ottenuto un attivo di 1 milione di euro nel 2012. Le perdite attribuibili alle strutture del gruppo nel suo insieme sono simili all'anno scorso, a 11 milioni di euro. L'utile netto di pertinenza del gruppo Quiksilver è invece di 1,6 milioni di euro.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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