3 apr 2015
Quiksilver: Pierre Agnes nominato CEO
3 apr 2015
Inizia un nuovo ciclo da Quiksilver. Finisce l'era di Andy Mooney, ringraziato per il suo impegno dal gruppo di marchi per gli sport di scivolamento in cui era approdato all'inizio del 2013 (proveniva da Disney) per occupare l'incarico di CEO.
Per sostituirlo, è stato nominato Presidente e Direttore Generale (CEO-Chief Executive Officer in lingua inglese), il francese Pierre Agnes, già presidente del gruppo statunitense che controlla i marchi Quiksilver, Roxy e DC, ha annunciato lo stesso gruppo degli States in un comunicato di questo venerdì.
"Greg Healy, attuale presidente della regione Asia-Pacifico, è nominato presidente di Quiksilver Inc. in sostituzione di Pierre Agnes", aggiunge la società.
Quotato alla Borsa di New York, il gruppo Quiksilver sarà dunque diretto da un francese di 50 anni che conosce perfettamente l'azienda per avervi iniziato la carriera 27 anni fa. Nel novembre del 2014, pur rimanendo basato nella sede europea dei Paesi Baschi, aveva acquisito la presidenza mondiale del gruppo dopo aver occupato il posto di presidente di Quiksilver Europa dal 2005. In precedenza, ha diretto in particolare i team del design dei marchi del gruppo.
E all'interno del gruppo si parla sempre di più il francese, vista la nomina di Thomas Chambolle nell'incarico di direttore finanziario a partire dal 3 aprile. I due dirigenti continueranno a lavorare dalla sede europea del gruppo, che si trova nei Paesi Baschi francesi, a Saint-Jean-de-Luz (Pirenei Atlantici).
"Il Consiglio d'Amministrazione ripone grande fiducia nelle capacità e nelle competenze di Pierre per dirigere la società. Il suo obiettivo principale sarà di migliorare l'esecuzione e l'efficacia operativa e di identificare le opportunità di crescita, in particolare nella rete americana dei dettaglianti", dichiara nel comunicato Bob McKnight, cofondatore di Quiksilver, che invece è stato eletto presidente del CdA a seguito della riorganizzazione.
Questo cambiamento di direzione avviene dopo un anno delicato per il gruppo statunitense. Quiksilver era stato messo a dura prova nel giugno del 2014 a Wall Street, con il titolo azionario che in un solo giorno perse più del 40%, principalmente a causa del netto calo delle sue vendite in Nord America e in Europa.
Nell'esercizio 2014, chiuso lo scorso 31 ottobre, il gruppo aveva accusato una contrazione delle vendite dell'11%, a 1,26 miliardi di euro. Nel primo trimestre 2015, chiuso a fine gennaio, il suo fatturato è calato ancora, del 14%, a 300,6 milioni di euro. Il gruppo è riuscito tuttavia a diminuire le perdite di 43,5 milioni, a 1,1 milioni di euro.
Olivier Guyot con l'AFP (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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