Gianluca Bolelli
9 feb 2017
Puma vuole accelerare nel 2017, dopo aver raggiunto gli obiettivi prefissi nel 2016
Gianluca Bolelli
9 feb 2017
Il produttore tedesco di articoli sportivi Puma ha raggiunto i popri obiettivi di vendite e utili nel 2016, anno caratterizzato dagli Europei di calcio 2016 in Francia e dai Giochi Olimpici in Brasile, e ha dichiarato di voler continuare con questo slancio nel 2017. Il gruppo di Herzogenaurach, località che è anche la sede del suo grande rivale Adidas, ha registrato un utile netto di 62,4 milioni di euro lo scorso anno, pari a una crescita del 68% rispetto al 2015.
Come previsto, il fatturato del Felino tedesco è cresciuto del 10%, percentuale aggiustata dalle variazioni dei cambi, a 3,6 miliardi di euro, sostenuto dal segmento calzature, e l'utile operativo (EBIT) è aumentato di circa il 33%, a 128 milioni.
“Il 2016 è terminato come speravamo, con incrementi delle vendite in tutte le regioni e in tutti i segmenti di prodotto, così come con aumenti significativi degli utili”, netto e operativo, ha commentato il capo dell'azienda Bjorn Gulden, citato in un comunicato. “Continueremo ad investire per diventare il marchio di sport più veloce del mondo”, ha aggiunto, dichiarandosi “fiducioso” di poter incrementare nuovamente le vendite quest'anno e “di attendersi un aumento significativo” degli utili.
Il gruppo, che veste in particolare la star giamaicana dell'atletica Usain Bolt o l'attaccante stella del calcio francese Antoine Griezmann, ha beneficiato in modo particolare dei grandi eventi sportivi svoltisi lo scorso anno.
Anche se il 2017 si annuncia in comparazione più scarso da questo punto di vista, Puma intende comunque aumentare i propri investimenti nell'estensione dei suoi punti vendita e nel marketing attorno ai suoi testimonial-star, che siano quelli suddetti del mondo dello sport o quelli del mondo artistico, tra i quali figurano la stella dell'R&B Rihanna e il canadese TheWeeknd.
Per il 2017, Puma punta su un incremento del giro d'affari aggiustato dei cambi vicino al 10%, su un risultato ante imposte e interessi (EBIT) compreso fra i 170 e i 190 milioni di euro e su un utile netto che continuerà a “migliorare in maniera significativa”.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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