Pubblicato il
14 apr 2010
14 apr 2010
Puma lancia un nuovo sistema d'imballaggio e di distribuzione
Pubblicato il
14 apr 2010
14 apr 2010
14 apr 2010 – Dopo essersi dotata di norme sociali e ambientali (puma.safe) in questi utimi dieci anni e aver introdotto Pumavision l'anno scorso, l'azienda di abbigliamento e accessori sport e lifestyle Puma lancia la prossima tappa del suo programma di sviluppo sostenibile a lungo termine: un sistema innovativo d'imballaggio e di distribuzione sostenibile creato dal designer industriale, Yves Béhar (dello studio Fuseproject).
Puma conta di risparmiare più del 60% di carta e di acqua ogni anno, rispetto ad oggi |
Un sistema che permetterà di diminuire il consumo di carta per le scatole da scarpe del 65% e le emissioni di ossido di carbonio di 10 tonnellate l'anno. Gli altri materiali residui d'imballaggio saranno interamente riciclabili entro il 2015. Perché meno imballaggio significa meno materie prime, un consumo e una produzione d'acqua e d'energia ridotte, meno peso da spedire e di conseguenza, meno materiali da smaltire.
Yves Béhar così ha disegnato un "sacchetto intelligente" destinato a sostituire la scatola da scarpe in cartone. Un sacchetto che protegge ogni paio di calzature dalla sua uscita dalla fabbrica fino al consumatore finale. "Saranno consumate 8.500 tonnellate di carta in meno, saranno risparmiati 20 milioni di megajoule di elettricità, sarà utilizzato 1 milione di litri di carburante in meno e sarà risparmiato 1 milione di litri d'acqua. Durante il trasporto, saranno risparmiati 500.000 litri di carburante e infine, la differenza di peso risultante dalla sostituzione dei sacchetti tradizionali con un sacchetto integrato più leggero, può far risparmiare fino a 275 tonnellate di plastica", spiega Puma.
Le collezioni di abbigliamento saranno invece imballate utilizzando materiali riciclabili, che sostituiranno le confezioni in polietilene. In questo modo, saranno utilizzate 720 tonnellate di sacchetti in polietilene in meno all'anno, fatto che equivale a risparmiare ben 29 milioni di sacchetti di plastica. In più, le t-shirt firmate Puma saranno piegate una volta in più, in modo da ridurre il volume dell'imballaggio. Questo nuovo sistema di confezionamento e di distribuzione dovrebbe essere implementato a partire dal secondo semestre 2011.
Infine, entro il 2015, il 50% delle collezioni Puma sarà prodotto secondo la norma "S-Index" in particolare grazie all'utilizzo di materiali riciclabili, come il cotone biologico "Made in Africa" o il poliestere riciclato.
Di Sarah Ahssen (versione italiana di Gianluca Bolelli)
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