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APCOM
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Pubblicato il
3 nov 2008
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Private equity italiano preferisce investire nella moda
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3 nov 2008
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Milano (Apcom) - Le aziende made in Italy del settore tessile-abbigliamento-moda hanno più appeal per i fondi di private equity presenti in Italia rispetto a quelle di altri settori.
E' quanto emerge da un'indagine del Private Equity Monito dell'Università Carlo Cattaneo, presentata nel corso del seminario "Chi finanzia l'innovazione? Le opportunità per il finanziamento dell'innovazione nel settore tessile e moda", organizzato da Sistema moda Italia, associazione di Confindustria che rappresenta circa il 60% del fatturato del settore.
Negli ultimi anni le aziende del settore moda interessate da investimenti di questo tipo sono state circa 1/5 del totale del mercato, se si considera il valore complessivo delle transazioni. Gli investimenti hanno riguardato sia aziende medio-grandi, come Valentino e Prada, sia più piccole come Aspesi, Jeckerson e Boglioli.
Le operazioni tipiche sono l'acquisizione di quote di maggioranza in imprese che fatturano in media circa 60 milioni di euro e impiegano poco meno di 200 dipendenti. Questo tipo di imprese sono preferite per le dimensioni medie maggiori e il livello di produzione più elevato, che si associa a migliori indici di sostenibilità del business.
La Giunta di Sistema moda Italia si è riunita oggi e ha approvato la lista dei nomi dei Vicepresidenti e Consiglieri Incaricati che sarà portata all'approvazione dell'Assemblea Generale del 2 Dicembre prossimo, che dovrà anche confermare la candidatura unica di Michele Tronconi a Presidente indicata in precedenza.
Fonte: APCOM