18 feb 2014
Privalia centralizza la sua struttura in Spagna, esuberi in Italia
18 feb 2014
Privalia introduce alcuni cambiamenti organizzativi nel mercato europeo ridisegnando la struttura della propria divisione produttiva e centralizzando in Spagna la realizzazione delle sue campagne, in un’ottica di aumento della competitività e di miglioramento della qualità dell’offerta.
L’azienda, specializzata nelle vendite ad evento di marchi di moda online, realizza produzioni fotografiche specifiche per ogni marchio. Con il nuovo assetto ha deciso di gestire da Barcellona le attività legate alla produzione delle campagne dei clienti europei, che finora venivano sviluppate anche in Italia, presso gli uffici di Milano.
Fonti interne all’azienda sostengono che, poiché sempre più produzioni sono condivise affinché le campagne di vendita abbiano un miglior impatto al livello europeo, si è reso necessario un maggiore controllo dei costi come già avviene abitualmente in molti siti internazionali che vendono prodotti online. Attualmente, Spagna e Italia condividono circa il 20% delle loro campagne, una percentuale destinata a crescere nei prossimi anni.
"Grazie a questa scelta di centralizzare l’implementazione di nuove tecnologie, la gestione centralizzata di shooting fotografici e la digitalizzazione delle immagini non solo si otterrà un abbattimento dei costi per il miglioramento delle sinergie ma, soprattutto, un ulteriore miglioramento qualitativo delle immagini che arricchiscono le apprezzate vetrine online dell’outlet", rende noto la società di origine spagnola.
"Purtroppo, nell’ambito di questo processo, si dovrà gestire anche una serie di esuberi per quanto concerne la sede italiana ma, al momento, le trattative con i sindacati per minimizzare l’impatto sui lavoratori sono in corso. Esistono posizioni aperte all’interno del gruppo in Spagna e Brasile, dove Privalia è presente con altri uffici, che l’azienda punta ad offrire a coloro che saranno aperti a cogliere questa opportunità", aggiunge Privalia.
Per quanto riguarda invece coloro che sceglieranno di non accettare il trasferimento, l’azienda valuterà con i sindacati un accordo economico soddisfacente per entrambe le parti.
Di altro avviso il sindacato FILCAMS-CGIL. "Privalia licenzia 52 lavoratori su 118 in Italia, 52 giovani professionisti del settore, per delocalizzare l'intera produzione in Asia", dice un comunicato ufficiale delle sigle sindacali. "L'azienda non è assolutamente in crisi, anzi ostenta crescite record. La società opera in Italia da circa 7 anni, con crescita di fatturato importante nel tempo. Dal 2006 al 2012 è riuscita infatti a raggiungere la soglia dei 15 milioni di soci iscritti, superando anche i 420 milioni di euro in vendite. Fa un'operazione di riorganizzazione aziendale tesa ad aumentare ulteriormente i propri profitti sulla pelle di 52 giovani che, dopo percorsi di precariato ed aver contribuito ad un buon posizionamento nel mercato italiano della società, speravano di veder finalmente realizzato il sogno di un posto a tempo indeterminato in un'azienda sana e con un lavoro qualificante, e si ritrovano nuovamente senza prospettive e futuro".
"L'azienda", prosegue il comunicato del sindacato, "ha proposto, a fronte di un'operazione di mero profitto, per poi delocalizzare l'intera produzione in Asia, di dare circa 6.000 euro lordi ai lavoratori, a titolo di buonuscita, in caso di accordo. Cifra che avrebbero comunque dovuto versare lo stesso all’Inps, se non fosse stato raggiunto alcun accordo. I lavoratori, a fronte della chiusura da parte aziendale di aprire un confronto serio, visto anche il contesto di crisi che, purtroppo, non offre molte prospettive, hanno dichiarato lo stato di agitazione. Sono scesi in sciopero e stanno attuando un presidio permanente fino a giovedì 20 febbraio, data in cui ci sarà un ulteriore incontro con la società, presso Assolombarda".
In sostanza, per salvare il posto di lavoro, i dipendenti avrebbero dovuto trasferirsi a Barcellona (dove l'azienda si sta rafforzando) o in Brasile, dove sono presenti altri uffici di Privalia nella città di San Paolo (gli altri, oltre a quello della sede milanese e a quello catalano, si trovano a Francoforte e Città del Messico, ndr.).
In aggiunta, si è scatenata un'ondata di proteste da parte di utenti di social network sul Web. Saputo dell'iniziativa di Privalia, non pochi utenti della Rete hanno protestato sulla pagina Facebook del sito spagnolo, fino ad arrivare a cancellarsi dall'elenco di suoi fan, denunciando poi come le contestazioni o i commenti più polemici vengano censurati o cancellati.
Concludendo, secondo Privalia, "il piano di riorganizzazione, frutto di una precisa scelta strategica per un player finanziariamente solido, porterà già nel breve termine anche a nuove assunzioni nelle aree di vocazione commerciale che in Italia vedranno crescere il loro peso".
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