Di
Adnkronos
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Pubblicato il
23 gen 2014
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Prato, Lamberto Gestri , "Imprenditori pronti a riqualificare le imprese cinesi"
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"Un dibattito serrato e senza strumentalizzazioni politiche, con la chiara consapevolezza che l'integrazione fra le filiere del distretto è un'opportunità per tutti e gli imprenditori, industriali e artigiani, pronti a fare da tutor per riqualificare le imprese cinesi".
Foto: Wonderful |
Così il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri, riassume clima e contenuti della presentazione che il 22 gennaio, nel salone consiliare di Palazzo Buonamici (sede della Provincia), ha visto protagonista la ricerca realizzata da Irpet e Osservatorio Economico e Sociale della Provincia, "Prato: il ruolo economico della comunità cinese". Gestri ha parlato di "significativo passo in avanti verso la ricerca di soluzioni che vedono in prima linea chi, dentro le associazioni, è a stretto contatto con le imprese cinesi".
Il governatore della Toscana Enrico Rossi ha concluso la mattinata facendo appello al Governo perché Prato abbia l'attenziona nazionale che le è dovuta. "Questa città merita un elogio per come è riuscita a gestire, senza far esplodere i conflitti, un'immigrazione così massiccia. Adesso lo Stato deve intervenire, l'organico della Procura deve essere adeguato (mancano tre procuratori più uno aggiunto), noi ci mettiamo 50 ispettori del lavoro, ma il Governo deve darci risposte".
Rossi ha aggiunto che per l'integrazione fra tessile e moda servono finanziamenti specifici. "Il distretto della confezione può dare un contributo importante al rilancio di Prato, che può tornare ad essere la città dell'innovazione in Toscana".
Nutrito il parterre di relatori e partecipanti alla tavola rotonda moderata dal giornalista de "La Repubblica" Riccardo Staglianò, e numerosissimo il pubblico, con in prima fila il prefetto Maria Laura Simonetti e i vertici di Carabinieri, Polizia Municipale e Guardia di Finanza. Anzitutto le categorie economiche. "Abbiamo lanciato una scommessa sull'integrazione economica ed oggi con 80 associati cinesi siamo in prima linea, ma le istituzioni sono in ritardo - ha detto il presidente di CNA Prato Claudio Bettazzi - Basta però con la strumentalizzazione politica sugli stranieri". E anche il presidente di Confartigianato Andrea Belli ha chiesto uno stop alla sterile contrapposizione fra integrazione e legalità.
Il vice presidente della Camera di Commercio Lorenzo Guazzini ha sottolienato che "la priorità è decidere e agire tutti insieme, cercando anche di recuperare l'immagine de nostro distretto, gravemente danneggiata in questi mesi da interviste e dichiarazioni sbagliate e strumentali". Per l'Unione Industriale, il presidente sezioni 'Maglifici e Confezioni' Paolo Crocetta ha parlato di sforzo enorme dell'associazione per riqualificare un gruppo di aziende cinesi attraverso la formazione e il tutoraggio. "Chi si riqualifica e si mette in regola lavora meglio e non torna indietro. Anche le imprese cinesi sono pronte per questo percorso e noi siamo i tutor adatti. I blitz non sono risolutivi, la vera soluzione è questa", ha concluso.
Interventi anche dal segretario della CISL Stefano Bellandi, dall'assessore del Comune di Prato Giorgio Silli, dal sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini e da quello di Carmignano Doriano Cirri, da Junyi Bai di Associna e dalla sinologa Maria Omodeo di Cospe-Unifi. Chiusura del convegno con l'appello del comandante regionale della Guardia di Finanza, generale Giuseppe Bicanolo, che ha chiesto la "collaborazione di cittadini, imprese e istituzioni per una sfida che ci sta a cuore e sulla quale ci impegniamo a fondo, ma che ha bisogno dell'attenzione di tutti per diventare vincente".
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