Ansa
15 dic 2015
Prada: l'utile nei 9 mesi si riduce del 26,4%, ricavi netti in lieve aumento
Ansa
15 dic 2015
Il marchio del lusso italiano Prada, quotato alla borsa di Hong Kong, ha visto l'utile netto ridursi del 26,4% a 235 milioni di euro circa nei nove mesi chiusi a fine ottobre, a fronte di un lieve incremento dei ricavi netti a 2,58 miliardi di euro (una variazione negativa del 7% a cambi costanti). Lo annuncia lo società nella nota dichiarandosi ottimista sulle prospettive nel medio termine.
In contrazione anche il margine operativo lordo (-12%). Pesano le vendite in ribasso in generale nell'area Asia e Pacifico (-5%) e in particolare nella 'Grande Cina' (Cina, Hong Kong, Taiwan e Macao, -9%), così come nel wholesale (-16% a cambi variabili, -21% a cambi fissi). La posizione finanziaria netta è negativa per 197,8 milioni di euro al 31 ottobre rispetto all'ammontare positivo per 188,788 milioni di inizio anno.
Per avvantaggiarsi delle condizioni favorevoli sul mercato del credito, Prada ha infatti siglato nel periodo, nuove linee di credito a medio-lungo termine in euro e yen per un ammontare di circa 190 milioni di euro.
"Guardando oltre la volatilità a breve termine" il gruppo "rimane ottimista sulle prospettive del mercato del lusso e concentrato sull'esecuzione della sua strategia a lungo termine per una crescita organica, facendo leva sulla propria leadership stilistica e sulla vasta rete globale di vendita al dettaglio costruita negli ultimi anni", afferma la società a commento dei dati dei primi nove mesi dell'anno, che per le società quotate a Hong Kong vanno da febbraio a tutto ottobre.
A cambi fissi il calo delle vendite del retail in Asia (-18%) e in particolare nella 'grande Cina' (-24%) è più evidente, con un segno negativo anche per l'America e il Medio Oriente (entrambi a -8%). Vanno invece bene i ricavi al dettaglio in Europa, che cresce dell'8% e vale il 35% delle vendite del gruppo. In miglioramento del 2,8% il margine lordo sulle vendite (gross margin) mentre il risultato prima degli oneri finanziari (Ebit) è al 14,5% dei ricavi a 373 milioni, in calo del 24% rispetto allo stesso periodo 2014, quando era al 19,5% del fatturato complessivo.
"In questi ultimi mesi abbiamo assistito a un generale inasprimento dello scenario macroeconomico di riferimento: in particolare la continua volatilità dei mercati finanziari e i timori legati a nuove aree di crisi nello scenario socio-politico stanno causando una riduzione della propensione al consumo e dei flussi turistici", ha commentato Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada SpA.
"In questo quadro, consapevoli anche del profondo mutamento in atto nel settore dei beni di lusso, stiamo rafforzando ulteriormente tutte le iniziative commerciali e di prodotto a supporto della relazione con la clientela, sempre più sofisticata ed esigente. Al contempo abbiamo messo in atto ulteriori azioni di contenimento dei costi attraverso la revisione di tutti i processi", prosegue Bertelli, secondo il quale "la continuità stilistica, che rappresenta un punto di forza stabile e fondamentale del gruppo, unita a una struttura in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, rappresenteranno nel prossimo futuro i fattori essenziali della nostra strategia, garantendo così capacità di reazione di fronte all'evoluzione della domanda in un quadro di scelte creative sempre coerenti con la tradizione e il posizionamento dei brand".
"E' in quest'ottica che stiamo rivedendo l'organizzazione aziendale per snellirne i processi, ma soprattutto rafforzandola con nuove figure chiave. Nel medio periodo restiamo ottimisti sulle prospettive di crescita del settore e confidenti che l'indiscussa leadership stilistica dei nostri brand e il nostro posizionamento, con una copertura globale già conseguita attraverso la nostra ampia rete retail, siano gli elementi essenziali per affrontare con successo le sfide future", conclude l'amministratore delegato.
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