Ansa
25 feb 2016
Piume e cincillà, all'asta i capricci di Silvana Pampanini
Ansa
25 feb 2016
Abiti da sera bordati di piume di struzzo, cappottini in seta avorio e paillettes, strepitosi corpetti, persino un sontuoso mantello di ermellino imperiale.
Scomparsa la diva, arrivano in asta sabato 5 marzo a Roma, da Antonina 1890, oltre 400 pezzi tra capi di abbigliamento e oggetti d'arredo appartenuti a Silvana Pampanini.
Raccolti in un ricco catalogo con la prefazione di Paolo Limiti e in mostra (dal 2al 4), ci sono tantissimi dei vestiti più amati e dei capricci di moda dell'attrice, protagonista di tanti film cult degli anni '50, da 'Bellezze in bicicletta' a 'Un giorno in pretura'.
Abiti fruscianti e sontuosi, firmati dai grandi della moda, da Valentino a Pucci, da Ferrè a Laura Biagiotti. E poi cappellini, guanti, foulard che raccontano un'epoca. Ma anche le pellicce, che erano la sua passione (pare se ne regalasse una per ogni film che girava) dall'adorato visone rosa antico al cincillà, persino la tigre.
Non mancano gli arredi dai suoi ritratti (anche busti in marmo o bronzo) alle specchiere Lanciata nel mondo del cinema da Miss Italia, prima di Gina Lollobrigida e di Sophia Loren, la Pampanini - morta senza eredi il 6 gennaio di quest'anno a Roma - vantava una bellezza "signorilmente provocante" come la definisce Limiti. Padrona "di curve che la rendevano il simbolo di una nazione in pieno risveglio" attirò nella sua carriera registi famosi, attori di grido, principi e magnati in una ridda di successi commerciali, applausi internazionali, flirt sempre annunciati e sempre smentiti, compreso quello romantico di Totò, che per la bellissima attrice provò un sentimento profondo e mai veramente ricambiato. Per il cinema fu interprete di oltre 60 pellicole, diretta dai maestri della commedia all'italiana da Luigi Comencini a Dino Risi, da Pietro Germi a Mario Monicelli, Soldati, Zampa.
Autrice di un autobiografia piena di verve (Scandalosamente perbene) nel privato ha sempre mantenuto un riserbo totale celando perfino il nome del grande amore che non avrebbe potuto sposarla a pochi mesi dal fatidico "si'" perche' stroncato da una grave malattia. Il suo colore preferito era il bianco ("perché dice grazia, purezza") tra i suoi capricci, raccontano, c'era quello di cambiare macchina a seconda del colore del vestito. E oltre ai vestiti alla moda adorava l'arredamento classico e sontuoso, come dimostrano le specchiere dorate e i preziosi lampadari di Murano che ora, insieme agli abiti, alle pellicce e ai capellini, vanno all'asta.
La mostra, allestita alla Galleria Antonina 1890 in Piazzale Ammiraglio Bergamini 10 a Roma da mercoledì 2 a giovedì 4 marzo partirà con stime di base, assicurano gli organizzatori "estremamente convenienti e invitanti". Ora che Silvana Pampanini non c'è più, i suoi 'capricci' sono tutti per i collezionisti.
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