Pitti Uomo 92: Herno cresce a due cifre e apre due nuovi store entro l’estate

Di

Elena Passeri

Laura Galbiati

Pubblicato il
18 giu 2017

Continuano gli opening internazionali del brand di sportswear lusso Herno, che entro la fine dell’estate ha in programma due nuove aperture, a New York e San Pietroburgo, oltre all’ampliamento dello store di Aoyama a Tokyo, che raddoppierà le sue dimensioni diventando di 280 metri quadrati.

Il negozio newyorchese sarà un flagship di 180 metri quadrati a Soho e ospiterà tutte le collezioni del marchio; lo store di San Pietroburgo, il primo free standing Herno in città, avrà invece dimensioni più contenute, circa 80 metri quadrati.

“Stiamo continuando a crescere double digit, nell’ordine del 12/13% anno su anno, e per il 2017 prevediamo di superare i 90 milioni di euro di fatturato”, ha raccontato a FashionNetwork Claudio Marenzi, patron di Herno. “Registriamo una crescita omogenea nelle diverse aree del mondo, Europa, Asia e Nord America, anche se quest’ultimo mercato sta crescendo un po’ più velocemente perché abbiamo iniziato a svilupparlo più tardi rispetto agli altri. In ogni caso, Stati Uniti valgono la metà del Giappone, che è il nostro primo mercato singolo dopo l’Italia”.

L’export rappresenta per Herno circa il 70% del fatturato; l’Europa continua ad essere l’area più importante, con Germania, Spagna, Francia e Inghilterra in testa.

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“Sul fronte prodotto, stiamo lavorando alla seconda capsule collection del progetto ‘Herno Untitled’, lanciato a Pitti lo scorso gennaio con la capsule firmata da Carlo Volpi; per la seconda capsule abbiamo deciso di collaborare con Milano140 (che ha vinto la seconda edizione del Premio Herno, nell’ambito di Who is On Next? Uomo, ndr), un duo di designer milanesi che realizza una proposta di capispalla scomponibili molto interessante dal punto di vista dell’architettura e della costruzione dei capi”, ha proseguito Marenzi. “Molto successo ha riscontrato anche il progetto ‘Herno Laminar Bike’, una proposta di capi specifici studiati per la bicicletta ma di uso urbano; al momento la linea è solo maschile, ma non escludiamo in futuro di declinarla anche al femminile”.