Ansa
14 gen 2015
Pitti Uomo 87: il nuovo cappotto, un capo che resta
Ansa
14 gen 2015
Non è il cappotto che Gogol mette nel suo racconto ottocentesco ambientato a San Pietroburgo addosso al suo mediocre impiegato Akakij Akakievili. E non è neppure quello del film di Alberto Lattuada (1952) dove il modesto scrivano Carmine De Carmine (Renato Rascel), impiegato presso il Comune dalla vita assai modesta, incontra per strada un'elegante signora che scambiandolo per un mendicante gli dona una discreta somma, grazie a cui ordina ad un sarto un cappotto su misura con bavero di pelliccia che decreterà la sua fortuna e purtroppo la sua fine.
Piuttosto, il nuovo cappotto che torna in scena a Pitti è un capo che riscatta l'eleganza di un tempo, quella fatta di capi solidi che rimangono nel guardaroba per molte stagioni, passando anche di padre in figlio: perchè il nuovo cappotto piace anche ai giovanotti.
Non a caso, Brunello Cucinelli fa indossare il suo nuovo cappotto grigio spigato ad un modello ventenne che porta anche i moderni pantaloni pied de poule, sempre slim ma con nuova piega, risvolto e una ritrovata morbidezza sulle cosce, portati con giacca in cachemire tinta unita color bianco mandorla, a un petto e mezzo. Il tutto in un mix di microfantasie che è il diktat del guardaroba maschile dello stilista di Solomeo per le prossime stagioni fredde, per le quali ripropone anche lo sherling rovesciato.
Da Sevenbell il cappotto gareggia con il peacoat ma è in casentino nei nuovi colori zolfo, bordeaux, denim e blu navy.
Da Dekker il cappotto è un capospalla in nylon trapuntato, imbottitura in ovatta, pettorina staccabile in tessuto di lana, cappuccio staccabile.
Da Paoloni i cappotti più preziosi si propongono con macro -check, boluclè, gessati e jacquard. Da Manuel Ritz (Gruppo Paoloni) il cappotto è irrinunciabile nel guardaroba come il piumino, ma anche in questo caso è d'obbligo l'accostamento tra tradizione sartoriale e tecnologia che garantisce la completa conciliazione tra confort e sportività. Troviamo capi realizzati infatti in cordure, cotoni e lane ma con interni ecodown, ovvero piuma ecologica.
Lardini punta al bianco per giacche bouclè fatte con filati a telaio, dinner jacjet e cappotti in casentino. L'alternativa è il cappottone in panno di lana con bavero di pelliccia di visone della linea speciale che lo stilista americano Nick Woster firma per Lardini.
Da Pringle of Scotland, che festeggia 200 anni dalla nascita del marchio, lo stilista Massimo Nicosia lancia un tessuto tartan, segno distintivo del brand, realizzato ad Hawick, nel sud della Scozia, e lo utilizza per il suo cappotto di punta.
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