Pitti Fragranze è diventato un salone di riferimento per la profumeria artistica
Pitti Fragranze si sta affermando da diversi anni come un salone di riferimento per la profumeria artistica. La fiera, organizzata da Pitti Immagine a Firenze una volta all’anno in settembre, era in origine una semplice sezion di Pitti Casa, evento focalizzato sul tessile per la casa oggi scomparso. Nel 2004 è diventato un appuntamento indipendente a sé stante e da allora è cresciuto in modo costante, aprendosi ampiamente al pubblico e ad espositori internazionali.
L’ultima edizione del 2017 ha attirato 2.200 buyer, divisi fra 1.500 italiani e 700 provenienti da oltre 50 nazioni estere. Tra essi, 81 appresentavano 50 insegne francesi, con l’Esagono che ha costituito il primo mercato estero per il salone, seguito da Russia, Germania, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Olanda, Emirati Arabi, Ucraina, Giappone e USA.
“All’inizio, Pitti Fragranze era stato pensato per rispondere al mercato locale della distribuzione italiana, e tra i nostri espositori c'erano principalmente grandi distributori italiani con i loro marchi. Nel corso degli anni, la manifestazione si è trasformata in una vetrina sempre più internazionale di marchi specifici, che presentano i loro prodotti al mondo, con un aumento della presenza di cosmetici e di profumi per la casa”, spiega a FashionNetwork.com il direttore generale di Pitti Immagine, Agostino Poletto.
“Abbiamo attuato negli ultimi anni un importante lavoro di ricerca per ampliare il nostro pubblico, pur mantenendo la qualità di questo salone. Abbiamo anche aumentato gli eventi paralleli incentrati sulla cultura olfattiva contemporanea all’interno della fiera e nella città di Firenze”, prosegue.
Così, la 16ma edizione di Pitti Fragranze, che si svolgerà dal 14 al 16 settembre 2018 alla Stazione Leopolda, proporrà in particolare una conferenza sul Madagascar e la vaniglia. Un’altra tavola rotonda è organizzata sulla Cina, per capire come si è evoluto il gusto per le fragranze in questo mercato sempre più interessato alla profumeria artistica, con la partecipazione fra gli altri di Lin Lin, la direttrice del salone China International Beauty.
Infine, il salone fiorentino lancerà in settembre il primissimo osservatorio economico su questo settore. Lo studio, realizzato sotto forma di indagine e sondaggio presso vari attori del mercato, sarà realizzato dalla società di consulenza HermesLab in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, e coordinato da Marco Ricchetti.
“L’idea è di avere l’attuale fotografia di questo mercato di nicchia in Europa. Qualcosa che non è mai stato fatto finora. Secondo i dati preliminari che abbiamo raccolto da marchi e buyer, il settore sta vivendo una fase di transizione verso uno stato adulto”, ci rivela Marco Ricchetti.
La prossima sessione accoglierà circa 220 marchi, 143 provenienti da Paesi esteri. Tra essi, il 38% sono marchi francesi (nel numero di 54). Essi rappresentano il 27% del numero totale degli espositori, arrivando subito dopo i marchi italiani (60).
Tra i circa 20 nomi nuovi che hanno confermato la loro partecipazione, ci sono ancora numerosi marchi francesi, come Ella K, il nuovo brand di fragranze rare di Sonia Constant, celebre naso di Givaudan, il giovane marchio di cosmetici naturali L’Odaïtes, Les Bains Guerbois dall’ispirazione termale, etichetta risorta dopo la riapertura dell'hotel parigino Les Bains, dove questi bagni erano nati nel 1885, e ancora il laboratorio Parle Moi de Parfums, del maestro profumiere Michel Almairac.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.