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16 giu 2017
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Piquadro: il fatturato annuo è cresciuto del 9,5%

Pubblicato il
16 giu 2017

Il marchio bolognese di pelletteria ha chiuso il 31 marzo scorso il proprio esercizio 2016/17, registrando un fatturato complessivo annuo pari a 75,91 milioni di euro, in aumento di circa il 9,5% rispetto all’esercizio precedente.

Lo zaino-portacomputer "Coleos Bagmotic" di Piquadro


L’aumento dei ricavi è stato determinato sia dall’introduzione nel perimetro di consolidamento dell’azienda toscana The Bridge S.p.A., acquistata proprio l’anno scorso (che dal 1 gennaio al 31 marzo 2017 ha registrato vendite per 5,08 milioni di euro), sia dall’aumento del 2,2% delle vendite a marchio Piquadro.
 
I ricavi registrati nel canale dei negozi monomarca gestiti direttamente risultano cresciuti del 10,9%. A parità di perimetro, il loro incremento è pari allo 0,9% (a parità di giorni di apertura e a cambi costanti, l'aumento è dell’1,5%). Il fatturato del sito e-commerce di Piquadro è aumentato del 20,3%.

Le vendite del canale Wholesale Piquadro, che al 31 marzo 2017 rappresentano il 55,9% del fatturato totale del gruppo, evidenziano un decremento del 2,9% rispetto all’esercizio precedente. Diminuzione determinata dal calo delle vendite nel mercato domestico ed extraeuropeo, non completamente compensato da una corrispondente crescita in Europa.

Dal punto di vista geografico, i ricavi del gruppo Piquadro al termine dell’esercizio scalato 2016/17 evidenziano un +5,6% sul mercato italiano, che assorbe il 74,5% del fatturato, e un +38,7% nel mercato europeo, che si attesta così ad un 20,3% delle vendite consolidate. Nell’area geografica extra europea, nella quale il gruppo bolognese vende in 34 Paesi, il fatturato è invece in flessione del 15,6% rispetto all’esercizio 2015/16, principalmente per effetto delle minori vendite in mercati quali Taiwan e Messico.

L’EBITDA si attesta a 8,79 milioni di euro, rappresentando al 31 marzo 2017 l’11,6% dei ricavi consolidati (fu il 12,1% nell’esercizio chiuso il 31 marzo 2016). L’EBIT è di 5,69 milioni di euro ed è pari al 7,5% dei ricavi netti di vendita, in linea con quanto registrato nell’esercizio chiuso al 31 marzo 2016 (5,72 milioni di euro, pari all’8,2% dei ricavi netti di vendita), mentre l’utile netto consolidato è di 3,4 milioni di euro, in diminuzione del 12,2% rispetto ai 3,88 milioni di euro dell’anno precedente.

“Abbiamo dedicato un grande sforzo riorganizzativo soprattutto per predisporci all’acquisto di The Bridge, che siamo riusciti a portare molto velocemente a break-even, ed il risultato ci ha portato ad incrementare di soli 1,5 milioni l’indebitamento di gruppo, nonostante il consolidamento di 8,4 milioni di debito finanziario della The Bridge S.p.A. e circa 4,6 milioni di euro per la sua acquisizione (3 milioni sono andati alla famiglia) inclusi i pagamenti differiti e l’opzione per rilevare il rimanente 20%”, ha affermato Marco Palmieri, Presidente e Amministratore Delegato di Piquadro e The Bridge.


Marco Palmieri, AD e Presidente di Piquadro


La posizione finanziaria netta del gruppo Piquadro al 31 marzo 2017, negativa, è pari a circa 8,2 milioni di euro, in aumento di circa 1,5 milioni rispetto all’anno precedente. Hanno contribuito alla sua dinamica, da un lato un free cash flow di 12,2 milioni di euro composto da effetti della gestione operativa del gruppo per circa 6,2 milioni di euro, e 6 milioni di riduzione del capitale di funzionamento, la cessione del Key Money del negozio di Parigi per 3 milioni di euro controbilanciati da 2 milioni di euro di dividendi, investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali per 1,7 milioni di euro, 4,6 milioni di euro relativi all’acquisizione dell’80% della The Bridge S.p.A. e l’esposizione finanziaria di 8,4 milioni di euro dell’azienda fiorentina ereditata all’atto dell’acquisizione.

“Il nostro focus in questo momento consiste nell’implementazione delle sinergie che a vari livelli possono essere sfruttate grazie all’integrazione dell’azienda fiorentina, il cui patrimonio in termini di tradizione, prodotto e unicità, rappresenta per noi un’enorme potenzialità sul mercato italiano e soprattutto sui mercati esteri, e ci permette di assumere un ruolo rilevante nel mercato delle borse da donna, che rappresentano parte importante del fatturato di The Bridge”, conclude l'imprenditore bolognese, ma nato a Milano.

L’outlook prossimo venturo del management prevede che nell’esercizio 2017/18 il gruppo possa avvicinarsi ai cento milioni di fatturato e crescere, a parità di perimetro, con tassi simili, se non superiori, a quelli già registrati nel corso del 2016/17. L’obiettivo della direzione, si legge nel comunicato ufficiale, è anche quello di aumentare la visibilità e la conoscenza dei marchi. Verrà infine proposta ai soci la distribuzione di un dividendo pari a 0,04 euro per azione per un totale di 2 milioni di euro.

Fondato da Marco Palmieri nel 1987 a Riola di Vergato (BO), con odierno quartier generale nella vicina località di Silla di Gaggio Montano, Piquadro è distribuito in oltre 50 nazioni nel mondo e conta su 117 punti vendita, che includono 102 boutique a insegna Piquadro (64 in Italia e 38 all’estero, di cui 55 negozi diretti e 47 in franchising) e 15 boutique a insegna The Bridge (13 in Italia e 2 all’estero di cui 8 dirette e 7 in franchising). Dall’ottobre 2007 Piquadro SpA è quotata alla Borsa Italiana.

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