14 mar 2013
Pinko avvia un piano di ristrutturazione e licenzia 44 dipendenti
14 mar 2013
La Cris Conf S.p.a. di Fidenza, l’azienda emiliana cui fanno capo i marchi Pinko e Toy G, prevede di licenziare 44 dei suoi 399 dipendenti.
In una nota del 7 marzo scorso, la società ha comunicato la decisione di intraprendere un “impegnativo piano di consolidamento e sviluppo per il proprio mercato italiano ed estero” e che “tale piano prevede unitamente ad altri interventi, la ridefinizione della propria struttura organizzativa, sia nell’area retail che nelle funzioni direzionali”.
Fonti del sindacato di Parma spiegano che già alla fine di febbraio erano state avviate in azienda le procedure di mobilità per 44 dipendenti: 24 in ditta a Fidenza e 20 distribuiti nel resto del territorio italiano, tra i punti vendita dei marchi della società e la sede milanese. Da tali fonti risulta anche che la Cris Conf intenda avviare un processo di esternalizzazione e di automatizzazione di parte delle funzioni ora svolte internamente.
Sempre secondo fonti del sindacato di Parma, pare che la decisione della società sia contestuale a una riduzione del fatturato italiano e a una diminuzione dell’utile dell’80% in 2 anni. Pinko aveva dichiarato di aver raggiunto un fatturato complessivo per il 2011 di 162 milioni di euro.
Il marchio, che ha una rete di 150 punti vendita monomarca e 1.400 clienti multimarca nel mondo, ha inaugurato a fine febbraio una nuova boutique, al 26 di Via Montenapoleone, a Milano. Lo spazio, di 170 mq, era stato aperto qualche mese fa come temporary shop di Uniqueness, la collezione di prêt-à-porter femminile di segmento alto del gruppo. Sempre intorno alla fine di febbraio, il 20 per la precisione, la designer di questa linea, Alessandra Facchinetti, aveva annunciato di lasciare l’azienda di Fidenza per assumere l'incarico di direttore creativo delle collezioni donna in Tod’s.
Evidentemente la crisi dei consumi interni continua a colpire il manifatturiero, tuttavia l’azienda è ancora in attivo e le organizzazioni sindacali nazionali hanno chiesto un incontro, fissato per il 20 marzo prossimo a Roma, durante il quale verrà decisa l’effettiva entità dei tagli e l’eventuale messa in atto degli ammortizzatori sociali per i lavoratori in esubero.
Isabella Stancari
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