Pubblicato il
30 mar 2011
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Phillips-Van Heusen raddoppia le vendite grazie a Tommy Hilfiger
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30 mar 2011
30 mar 2011
Di fronte a queste cifre, Phillips-Van Heusen non nasconde le proprie ambizioni. Grazie all'acquisto, perfezionato nella primavera del 2010, di Tommy Hilfiger, il gruppo americano (Calvin Klein, Arrow, Izod, Van Heusen...) ha visto, nel corso del suo ultimo esercizio chiusosi il 30 gennaio, raggiungere 3,3 miliardi di euro di fatturato netto, (che corrispondono a 4,6 miliardi di dollari, ndr.), come dire che solamente in un anno il giro d'affari totale è raddoppiato.
Tommy Hilfiger si è messo comodo sugli Champs-Elysées - Foto: Pixel Formula |
Bisogna ricordare che Tommy Hilfiger, la cui attività è stata consolidata sugli ultimi nove mesi dell'esercizio, ha portato alle casse del gruppo più di 1,3 miliardi. Ma il gruppo è soddisfatto dell'intero insieme dei suoi brand. Così, nel quarto trimestre, le vendite nette di Calvin Klein sono cresciute del 18%. Le royalties, invece, sono aumentate dell'11%. Questa crescita ha interessato tutti i tipi di prodotti, dai jeans ai profumi, passando per gli orologi. Riguardo all'attività “Heritage Brand”, questa ha fatto registrare una crescita del 17% sul periodo novembre-gennaio. In compenso, le spese d'acquisto hanno fatto calare l'utile netto annuale fino a 37 milioni.
Per l'esercizio 2011/2012, il gruppo punta a raggiungere la soglia dei 4 miliardi di euro di vendite (tra i 5,58 e i 5,65 miliardi di dollari USA). Vale a dire un aumento dal 20 al 22%. La bella performance sarà in parte imputabile anche all'integrazione su tutti i dodici mesi dell'anno di Tommy Hilfiger, che dovrebbe valere la metà dell'attività.
Di Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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