6 dic 2015
Peuterey: la rivoluzione è cominciata
6 dic 2015
Peuterey non sarà al Pitti Uomo questa stagione. Secondo le nostre informazioni, il marchio italiano di sportswear presenterà per la prima volta la sua linea Uomo a Milano, svelando così il lavoro del suo nuovo direttore creativo, Federico Curradi, la cui nomina sarà annunciata ufficialmente in quella occasione.
Un progetto che s'iscrive in una strategia di riposizionamento avviata all'inizio dell'anno con l'arrivo al timone dell'azienda di Francesco Pesci.
Lo scorso febbraio, l'azienda specializzata nei piumini, presieduta da Francesca Lusini, ha creato il posto di CEO, che ha affidato all'ex boss di Brioni. Sulla scia di Francesco Pesci è stata assunta Alice Carli in qualità di direttrice marketing & comunicazione mondo. Anche in questo caso un incarico creato ad hoc.
Sempre secondo quanto appreso da FashionMag, tutto il management è stato rinnovato, dal direttore delle operazioni ai responsabili commerciale e retail, mentre il gruppo ha fatto ricorso ai servigi di Boston Consulting per realizzare uno studio approfondito sul brand e su come è percepito.
L’obiettivo di Peuterey, che vende ogni minuto circa 1.700 giubbotti nei suoi negozi (i capispalla rappresentano l'80% del totale delle sue vendite), è quello di trasformarsi in un marchio di total look integrale, offrendo un prodotto contemporaneo, cosmopolita e innovativo. Scompare dunque la linea giovane Aiguille Noire, che non esiste più, e non ci saranno più collaborazioni con giovani stilisti.
L’attenzione ora si concentrerà su Peuterey con il nuovo direttore creativo Federico Curradi, mentre l'offerta sarà completata, come annunciammo in ottobre, dalla linea premium Peuterey Studio, per rendere il marchio più aspirazionale e più visibile all'estero. In questo contesto, il gruppo dovrebbe affidare entro poco tempo anche la linea bambino a un licenziatario.
Lo stilista fiorentino, ex direttore creativo di Iceberg Uomo, ha lavorato 9 anni per il gruppo Gilmar, collaborando anche per Ermanno Scervino e Roberto Cavalli. Quanto a Riccardo Coppola, che ha diretto la creazione di Peuterey per 12 anni, questi diventerà Chief Brand Adviser di tutti i marchi del gruppo, che comprende anche la label di abbigliamento per la montagna di alta gamma Post Card e il marchio di piumini fashion Geospirit.
Il gruppo, che realizza un fatturato di 75 milioni di euro, il 75% del quale ottenuto in Italia, vuole anche accelerare all'estero e nel retail, con il canale wholesale che rappresenta il 78% delle vendite totali. Con i suoi 25 negozi monomarca, Peuterey, il cui primo mercato estero è la regione DACH (Germania-Austria-Svizzera), ha lanciato da poco il suo e-commerce.
Il marchio lucchese intende concentrarsi in particolare sull’Asia, con un ritmo di 2-3 aperture di negozi all'anno in media in Cina a partire dal 2016, per arrivare a 20 totali. La label sta anche finalizzando un accordo con un partner sudcoreano e ha firmato con Itochu per distribuirsi in Giappone. Invece, l'apertura di flagship a Londra, Tokyo e New York è prevista nel giro di due o tre anni.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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