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2 ago 2016
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Patagonia si affida a due nuovi fornitori statunitensi per la lana di pecora

Pubblicato il
2 ago 2016

Il marchio di abbigliamento outdoor Patagonia ha comunicato di aver stabilito nuovi parametri per l’equo trattamento degli animali e per una gestione responsabile del territorio adottando le disposizioni del 'Responsible Wool Standard' (RWS).

Immagine tratta da "The Cleanest Line", il blog ufficiale di Patagonia


L'azienda con sede a Ventura, in California, era reduce dall'interruzione dell'accordo per l'approvvigionamento di lana con la società argentina Ovis 21 a seguito di un video della lega animalistica PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) che ha mostrato le terribili condizioni alle quali erano sottoposte le pecore durante la tosatura nella rete di Ovis 21. Ora Patagonia ha creso noto di aver avviato una collaborazione con l’Imperial Stock Ranch Company nella contea di Wasco, Oregon. I proprietari hanno aiutato Patagonia ad identificare altri fornitori che condividessero gli stessi valori, come la Red Pine Land and Livestock Company a Park City, Utah. “Questi fornitori hanno superato con successo le verifiche indipendenti a cui sono stati sottoposti durante tosatura e agnellatura, e prevediamo che si dimostreranno partner eccellenti nel sostenere e promuovere i rigorosi criteri del 'Patagonia Wool Standard'”, ha indicato una portavoce del brand.

Per le prossime stagioni, i due allevamenti statunitensi sopra citati forniranno a Patagonia la lana necessaria alla produzione di calze. “Proseguiremo la ricerca di altri partner in grado di soddisfare la nostra richiesta di lana merino per la realizzazione di baselayer e altri prodotti; tutti i potenziali fornitori saranno sottoposti ad un processo di verifica completo sulla base dei nostri nuovi requisiti”, continua l'azienda statunitense.

“Negli ultimi 10 mesi abbiamo lavorato allo sviluppo di una nuova catena di produzione della lana in grado di garantire standard elevati e verificabili sia per l’equo trattamento degli animali che per la gestione del territorio. Nel 2011 abbiamo scelto di collaborare con The Nature Conservancy e Ovis 21 ad un nuovo progetto per l’allevamento di pecore da cui ricavare lana merino che, attraverso l’uso di pratiche di pascolo olistiche, contribuisse al ripristino delle praterie della Patagonia, da lungo tempo degradate. Il progetto consentiva inoltre di mantenere viva in questa regione argentina la secolare cultura dei ranch, un tradizionale modo di vivere oggi a forte rischio di scomparsa”, racconta la portavoce di Patagonia.

“Si è trattato, all’epoca, del miglior programma disponibile per la produzione di lana”, ricorda la fonte interna. “Non essendo presente nella regione patagonica il moscone della carne, le pecore non venivano sottoposte alla dolorosa pratica del mulesing (l’asportazione di alcune porzioni di carne dal fondoschiena dell’animale per evitare l’insediamento dei parassiti), avevano spazio in abbondanza per pascolare e non venivano alimentate con ormoni o antibiotici”.

eu.patagonia.com/itIT/home


“Siamo rimasti sgomenti quando un rappresentante di PETA, organizzazione a tutela dei diritti degli animali, ha documentato attraverso un video il crudele trattamento riservato alle pecore in alcuni dei ranch che ci fornivano lana merino”, precisa la portavoce. “Per quanto in disaccordo con molte delle dichiarazioni di PETA, e con il suo tono da tabloid scandalistico, siamo rimasti spiazzati da ciò che abbiamo visto nel video: brutale indifferenza alla sofferenza degli animali e mancanza di compassione nel modo di trattarli, che (senza voler generalizzare) ci ha fatto pensare come sembri che questi siano comportamenti profondamente radicati nel modo in cui gli uomini trattano e considerano nella storia gli animali. Ci siamo allora chiesti: Come è possibile cambiare tutto questo?”.

Questa occasione di riorganizzazione ha dato i suoi frutti, perché nell’arco di alcuni mesi il brand americano ha sviluppato il nuovo 'Patagonia Wool Standard', che propone severe linee guida per valutare l'equo trattamento degli animali, le quali vanno addirittura oltre le disposizioni del 'Responsible Wool Standard' (RWS). In esso sono previste speciali misure che riguardano il trasporto e la macellazione in sedi esterne all’allevamento, insieme ad un percorso di formazione per la manodopera impegnata nei ranch, una nuova metodologia per ispezioni e verifiche e una più severa applicazione di norme per la corretta gestione responsabile del territorio.

I 33 singoli criteri del 'Patagonia Wool Standard' sono stati poi affiancati da molti altri parametri, che sono scaturiti o sono stati meglio definiti nel corso di un’attenta analisi condotta insieme a Four Paws, auditor indipendenti, allevamenti negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda, e ad altri singoli esperti e organizzazioni.

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