Paris Haute Couture: La Perla Atelier debutta con Naomi

Quando c'è Naomi, che dire... mancano le parole! Arrivata a 45 anni, la venere nera rimane un miracolo di bellezza: La Perla Atelier l'ha scelta dunque giustamente per celebrare il debutto sulle passerelle di Parigi. La top model ha chiuso la sfilata della nuova linea couture, con un robe-manteau di organza e pizzo su un corsetto con giarrettiera.

Trentanove uscite nei saloni dell'Hotel Salomon de Rothschild, una collezione (coordinatore del team è lo stilista Emiliano Rinaldi) che, nel gergo della moda, viene definita inside-out, ovvero con capi che della lingerie hanno la leggerezza e la sensualità ma possono essere indossati per completare un look da sera e perfino in modo del tutto autonomo, come abiti da grande soirée. I dettagli sono intriganti: c'è un "pizzo impossibile" dei primi del Novecento che è stato riportato in vita da un maitre dentellier di Calais. La stringa del reggicalze, una fila di pietre preziose, e il gancetto del reggiseno diventano particolari in evidenza, gioielli da portare anche al polso. I calzoni di attitudine atletica sono ricamati in filo d'oro, i tessuti sottili hanno nervature trasparenti, e poi maglie e shorts in costina di seta e i capi iconici della biancheria lussuosa interpretati con piume e cristalli da haute couture.

Ha intrapreso la strada del lusso il marchio che un anno e mezzo fa è stato conquistato da Silvio Scaglia, l'imprenditore che aveva fondato Fastweb e che sta riportando in auge La Perla. Il suo fondatore, Alberto Masotti, al momento del passaggio di testimone regalò a Scaglia un portafortuna, una giarrettiera di oro e brillanti che oggi ha avuto anch'essa gli onori della passerella.