Paris Fashion Week: Haider Ackermann, da Nina Simone a Aulnay-sous-Bois
Haider Ackermann non sarà mai un animale politico, ma come la maggior parte dei grandi stilisti è perfettamente consapevole del mondo in cui vive e delle sue lotte.
Con le modelle che indossano abiti stretti e neri, attraversati da una linea dorata come gocciolante sul loro corpo, lo stilista ha offerto un'apertura struggente a una sfilata dai tagli rigorosi ed eleganti. Lo sfondo musicale era di Nina Simone, che cantava “Freedom is no fear”.
Per quanto riguarda lo stile, molti capi erano coperti di motivi a scacchi in stile tela di ragno, spesso dorati, e in un caso in nero su un tailleur pantalone blu elettrico. Per maggiore charme, le sue modelle avevano adottato un taglio di capelli a ciotola, con il loro viso in parte coperto da un velo attaccato a un orecchio.
Haider Ackermann padroneggia molto bene i tagli, con tuniche e boleri perfettamente aggiustati, e la sua mano è così sottile che i vestiti sembrano quasi organici.
Lo stilista ha impressionato anche con dei pantaloni in piume di marabù bianche indossati con degli abiti maschili sovradimensionati, o ancora con imponenti cappotti militari a dieci bottoni. Contrariamente alla sua eclettica collezione maschile da rocker dandy realizzata per Berluti, che debordava di colori, questo défilé femminile è quasi interamente declinato in bianco e nero.
L’assenza della tavolozza di colori super originale del creatore, con i suoi dorati bruniti e i rossi ardenti, si è fatta sentire. Tuttavia, l'evento ha segnato anche un sottile cambiamento di marcia per lo stilista, le cui competenze in materia di cuciture si avvicinano sempre più alla sua rinomata tecnica per il drappeggio.
Caroline de Maigret, Clotilde Courau, Lou Doillon e Marisa Berenson erano presenti allo show, sottolineando il credito di cui gode Haider fra le celebrità e le persone più alla moda. L’it guy Gabriel Day-Lewis (il figlio di Daniel e di Isabelle Adjani) ha anche promesso a Haider una copia in anteprima del suo prossimo album.
“Ci sono così tante cose che succedono là fuori da quelle porte. Mi sono commosso per quello che ho letto su questo uomo di colore che ha subito violenza dalla polizia. E anche per ciò che sta accadendo in America. E questo è un messaggio che volevo trasmettere. Sono pieno di ammirazione per le persone che difendono i loro diritti”, ha precisato Haider Ackermann, che è nato in Colombia, ma è cresciuto in Belgio.
“Nina Simone è stata una delle prime attiviste per i diritti umani; ecco perché ho voluto semplicemente rendere omaggio a queste persone in modo pacifico, per restare sereno. Poter vedere queste donne nere davanti a noi è stato qualcosa di bello e pieno di dignità”, ha concluso.
(Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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