6 ott 2010 - La capitale francese resta la seconda città europea più attraente per gli investitori, dopo Londra e davanti a Francoforte, secondo l'osservatorio “European Cities Monitor 2010” realizzato da Cushman & Wakefield. Parigi ha tuttavia migliorato la sua immagine in 9 dei 12 criteri presi in considerazione. La Ville Lumière secondo questo studio, sarà la destinazione privilegiata dei futuri insediamenti d'imprese nel continente per i prossimi cinque anni.

Una veduta di Milano

"Parigi sembra aver tratto vantaggio dalla crisi, riuscendo ad accrescere la sua capacità di attrazione proprio in quei fattori che le erano sfavorevoli negli anni precedenti e per i quali non godeva, solitamente, di una buona immagine presso gli investitori stranieri, come le "competenze linguistiche" o il "clima economico creato dalle autorità", sostiene lo studio.

Unica metropoli regionale francese in questa classifica di 36 città europee, Lione si piazza al 19° posto. E se la città crolla dal 18° al 33° posto per quanto riguarda il "clima economico creato dalle autorità", essa è soprattutto al 6° in termini di "rapporto qualità dell'offerta/costo degli immobili".

E l'Italia? Milano perde un posto nel 2010, passando dal 10° all'11°, pur con un buon 6° posto (in crescita di due posizioni) nella categoria “staff più qualificato”, mentre Roma scivola tristemente di sei posizioni rispetto al 2009, classificandosi 28esima, ancora penalizzata in termini di “facile accesso al mercato” (28esima anche qui), di “lingue parlate” (33esima), di “clima ambientale creato dal Governo” e di “disponibilità di spazio per uffici”, categorie, queste due, in cui la nostra capitale si classifica addirittura ultima.

Di Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)