4 mag 2017
Pambianco analizza le rivoluzioni in atto nell’industria cosmetica
4 mag 2017
Si è svolto il 4 maggio a Milano presso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, alla presenza di circa 300 operatori del settore, il primo Beauty Summit organizzato da Pambianco Strategie di Impresa, società di consulenza specializzata nei settori moda, lusso, design e beauty, in collaborazione con Ernst & Young, dal titolo “Le rivoluzioni in atto nell’industria della cosmetica”.
Il comparto cosmetico vede l’Italia al quarto posto in Europa dopo Germania, Regno Unito e Francia con oltre 35.000 occupati, che salgono a 200.000 con l’indotto. Nel 2016 il settore ha prodotto nel nostro Paese un giro d’affari pari a oltre 10 miliardi di euro, di cui 4,2 miliardi di export; il 60% del make up distribuito nel mondo, inoltre, è prodotto in Italia.
David Pambianco, AD di Pambianco Strategie di Impresa, ha presentato una ricerca che, dopo aver analizzato lo scenario internazionale e la suddivisione del business del settore in base ai canali distributivi e al posizionamento, ha evidenziato i fattori critici di successo più importanti nei vari canali. Il settore cosmetico è cresciuto quasi del 50% negli ultimi 10 anni, con un incremento costante anno su anno. La prima area geografica di consumo è l’Europa con 77 miliardi, sui quali l’Italia pesa per il 15%, seguita da Stati Uniti e Cina.
In Italia la cosmetica è cresciuta significativamente negli ultimi due anni, in particolare le esportazioni, con incrementi del 14% e del 13%. Il 57% dell’export italiano è destinato a Europa e Stati Uniti, ci sono quindi grandi opportunità di crescita nell’area asiatica. Il primo partner commerciale per l’Italia è la Germania (11%), seguita da Francia (10%) e Stati Uniti (8%).
Per quanto riguarda la distribuzione, i tre canali principali sono profumeria, farmacia e gdo, che insieme compongono il 75% del volume d’affari; la crescita maggiore si è registrata però nei canali minori, come i monomarca, che pesano sul settore per l’8% e sono cresciuti nel 2016 del 5%, e l’e-commerce (2% del settore) che ha registrato una crescita del 35,3%.
L’indagine di Pambianco ha preso come base di analisi 4 fra i principali fattori critici di successo: il prezzo, la qualità, il sevizio e il marchio. È emerso che nelle profumerie selettive il servizio è la leva essenziale per la vendita e la fidelizzazione del cliente. Nella profumeria generalista, invece, il prezzo acquista un’importanza rilevante, al pari del marchio. Il canale della farmacia, ancor più della profumeria selettiva, pone l’accento su qualità e servizio; la grande distribuzione, infine, usa come leve principali di vendita il prezzo e il marchio.
La ricerca ha poi analizzato i singoli canali: da questa analisi è emerso che il mercato italiano della cosmetica è sempre più polarizzato, da un parte ci sono i brand e dall’altra i consumatori che sono sempre più informati e indipendenti nelle scelte. Questa situazione toglie forza alla distribuzione tradizionale e vede rafforzarsi il ruolo delle catene monobrand e dell’e-commerce. In futuro quindi, secondo Pambianco, i canali tradizionali, per mantenere il proprio ruolo, dovranno agire sul servizio, sempre più personalizzato e qualificato, sulla ricerca di prodotti di nicchia e sull’ottenimento di esclusive che gli consentano di differenziarsi e di migliorare la shopping experience nel punto vendita.
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