PVH: Emanuel Chirico pensa alla possibilità di acquisire un nuovo marchio
Con Tommy Hilfiger e Calvin Klein, il gruppo statunitense PVH possiede due gioielli della moda internazionale. Nello scorso trimestre fiscale, il fatturato di Calvin Klein è cresciuto del 6%, per raggiungere i 943 milioni di dollari (795 milioni di euro), e quello di Tommy Hilfiger è aumentato del 10%, collocandosi a 1 miliardo di dollari (843 milioni di euro).
In particolare, Emanuel Chirico, in occasione dell’ultima conferenza con gli analisti finanziari, si è mostrato ottimista. L’AD ha soprattutto precisato che gli ordini per le vendite all’ingrosso a livello europeo sono in crescita in doppia cifra per i due marchi per la prossima stagione (+25% per Calvin Klein). Una fiducia rafforzata soprattutto dalla prospettiva di sviluppo dell’offerta di abbigliamento sportivo femminile di Calvin Klein in Europa per l’autunno 2018.
E questa esperienza acquisita nello sviluppo dei suoi marchi di punta, Emanuel Chirico sembra pronto a volerla sfruttare per un altro brand. “Ci piacerebbe realizzare un’acquisizione”, ha soggiunto. “Ci piacerebbe fare qualcosa che si integri con il nostro modello e che rappresenti un “di più” rispetto a quanto abbiamo già compiuto (fatto strategico per noi), e cioè l’integrare in azienda le nostre attività di licenza e il riprendere in gestione diretta le attività di Tommy Hilfiger e Calvin Klein a livello mondiale. In sostanza, cercheremo di trovare un terzo marchio che potremo integrare alle nostre piattaforme operative in Europa, in Nord America, in Asia e anche in Brasile. Pensiamo che questo sia un vantaggio competitivo per noi”.
PVH, che nel proprio portafoglio conta anche, nella divisione ‘Heritage Brands’, marchi come Arrow o Van Heusen, sta dunque palesemente riflettendo sul come usare il proprio cash per rafforzare il portoflio con un terzo marchio importante. Un’evoluzione fondamentale della strategia del gruppo, il quale negli ultimi anni ha focalizzato le acquisizioni sul controllo delle attività di Calvin Klein e Tommy Hilfiger. Inoltre, sta anche guardando a come riprendere in gestione diretta vari mercati del Sud-Est asiatico.
E comunque, la road map per l’acquisizione di un nuovo marchio sembra essere già stata tracciata. “Chiaramente non vogliamo occuparci di un risanamento aziendale, puntando a un bel marchio che abbia dei problemi operativi da risolvere”, ha spiegato il CEO. “Cerchiamo invece un marchio consolidato, che possieda una credibilità a livello regionale unita a un potenziale di crescita e ad opportunità su scala internazionale. Può essere nel mondo della moda o potremmo andare un po’ più verso altri posizionamenti. Ma penso che dovrebbe essere questo il focus per trovare il terzo marchio (il quale non dovrà neanche sovrapporsi troppo all’offerta di Tommy e Calvin) da far entrare nel nostro portafoglio”.
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