PFW: l'ultima sfilata di Lemaire per Hermès

L'ottava e ultima collezione per Hermès di Christophe Lemaire rischia di essere anche la sua più bella. La prossima volta vedremo cosa avrà saputo fare, al suo posto, il nuovo direttore creativo, la 36enne francese Nadège Vanhee-Cybulski che arriva nella maison di Faubourg Saint Honoré con un bel curriculum (esperienze da Celine e da Margiela), ma senza essere il nome famoso che tutti si aspettavano.

Dalla sua avrà anche il fatto di non avere la distrazione di un proprio marchio: Nadège infatti diventa una figura interna tutta e solo dedicata allo stile Hermès. Ma intanto, su una passerella di sabbia dorata, Lemaire ha ricevuto gli ultimi applausi per il suo lavoro in questa maison: collezione sportiva e chic, molto raffinata, con pantaloni chiari, anche in camoscio sottile, larghi e corti, bei sandali alti a tacco grosso e cavigliera, tailleur maschile carta da zucchero e mocassini loafer da collegiale, soprabiti smanicati in leggero cashmere double e caban sciolti che si chiudono a sciarpa.

Qualche gradevole asimmetria anche per le gonne a pieghe, tutto molto lineare perfino quando la silhouette si amplia per camicie e chemisier di cotone croccante. Il cappotto di ispirazione masai è un intreccio di nastri di pitone colorati, un capolavoro da malletier, come naturalmente le nuove borse: la capiente e sportiva "Virevolte" e la minitracolla "Cherche Midi" che si faranno notare.