Ansa
6 mar 2014
PFW : Parigi chiude rilanciando la tendenza giovane
Ansa
6 mar 2014
Parigi chiude i battenti dei suoi nove giorni di prêt-à-porter e si conclude così anche l'intera stagione delle presentazioni per la moda del prossimo autunno-inverno che era iniziata a New York, Londra a seguire, quindi Milano. Se una tendenza speciale va colta sulle passerelle francesi, è quella di un ritorno alla moda giovane, che spiazza un po' le signore, anche quelle che tentano di restare sempreverdi.
In questa corrente giovanilista dobbiamo includere molto del meglio che abbiamo visto qui a Parigi: da Stella McCartney (che tra l'altro ha rilanciato i fuseaux con il passante) a Hedi Slimane, che per Saint Laurent ha creato un mix perfetto di cappotti, minigonne e stivali bassi in vernice, fino a Nicolas Ghesquière che ha debuttato da Louis Vuitton con una collezione un po' rigida ma che conferma la tendenza fine Sixties, tra sottanine a trapezio, corti scamiciati e stivali elasticizzati.
In questo filone mettiamo anche Miu Miu, ma assegnandole il punto in più di una maggiore libertà e autonomia, tra anti-piumini smilzi e laminati portati perfino con le calosce dal tacco alto e sottile. Mettiamoci anche Moncler Gamme Rouge: una bella prova, quella di Giambattista Valli, tutta dedicata al giaccone parka che unisce un capo da "lavoro" al piumino e perfino alla pelliccia. Fatti questi esempi (ma il filone abbonda di altri nomi, a suo modo c'è perfino Chanel), le altre tendenze appaiono subito un po' vecchie.
Si è visto ancora il barocco, sopravvive la demi-couture con pizzi e ricami, le rose e le silhouette da it-girl eternamente in giro tra cocktail e serate dove essere visti. Ma questa moda da "socialite" che scrocca vestiti agli amici stilisti è un po' ammuffita. Così come sembra appesantito pure il tema molto francese di Lanvin, diventato improvvisamente meno desiderabile in confronto a un semplicissimo tailleur nero di Stella o a uno svelto cappotto principe di Galles di YSL.
Discorso a parte per Dior, dove Hedi Slimane sta riuscendo a liberarsi sia dei suoi trascorsi da Jil Sander sia del passato della maison fin troppo incardinato ultimamente al new look e alle giacchine bar di Monsieur.
Insomma, alla fine, di Parigi ci si ricorda una certa linearità, una nuova silhouette svelta e corta, un senso fresco e pratico della moda che prende spunti dalla strada e li rielabora in chiave più alta.
Tra le notizie di Parigi, come sempre anche quelle sui personaggi: stavolta la prima posizione tocca a una giornalista, la famosa Suzy Menkez che, dopo 26 anni, lascia l'International Herald Tribune e si congiunge alla Condé Nast dove, all'età di 71 anni, metterà la sua nota firma per arricchire i siti del gruppo. Aggiungiamo che si è vista l'ex première dame, Valerie Trieweiller, prima da Dior e poi da Saint Laurent, e che Rihanna si è fatta tutte le sfilate al punto da non farsi più notare.
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