APCOM
12 nov 2015
Nicolosi (Procuratore capo di Prato): "A Prato i cinesi sono pagati cash, il tetto di 3000 euro aiuta l'evasione"
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12 nov 2015
Non vuole "entrare in polemica con il legislatore", ma a chi gli chiede se con l'innalzamento del tetto dei pagamenti in contante a 3 mila euro ci sia "il rischio" di favorire l'evasione e, in particolare, le attività irregolari delle aziende cinesi, il Procuratore capo di Prato, Giuseppe Nicolosi risponde così: "Più che un rischio, è un dato di fatto. A Prato le ditte cinesi, in particolare, operano tutte attraverso trasferimenti in contanti che sono l'anticamera per l'evasione" - ha spiegato a margine della presentazione del rinnovo del protocollo Lavoro sicuro con al Regione Toscana.
Poi ha sottolineato: "in una società evoluta qual è quella di Prato, simbolo del tessile in Italia, il polo più importante a livello europeo sul 'pronto moda', non è ammissibile che tutti gli operatori commerciali sappiano che nelle notti tra il sabato e la domenica si viene a caricare i furgoni da tutta Europa e i pagamenti avvengono in contanti, e stare lì - conclude Nicolosi - a subire questi dati di fatto".
Fonte: APCOM