9 feb 2017
Nasce l'organizzazione unica per le manifestazioni della gioielleria italiana
9 feb 2017
E' stata annunciata il 9 febbraio, a Roma, la nascita della prima piattaforma fieristica rappresentativa di tutta l'oreficeria e la gioielleria italiana, con l'obiettivo di valorizzare a livello internazionale un settore d'eccellenza del Made in italy. Si uniscono così i poli cardine del comparto con le rispettive manifestazioni: Italian Exhibition Group (IEG), entità nata ai primi di novembre del 2016, che organizza le 5 edizioni di VicenzaOro, una nel nostro Paese e 4 all'estero, con Arezzo Fiere e Congressi, da cui dipendono le due edizioni di OroArezzo, in maggio, e Gold/Italy, in ottobre.
"IEG, oltre ad organizzare le edizioni di VicenzaOro, gestirà la segreteria organizzativa di OroArezzo e Gold/Italy già dalle edizioni del 2017", ha spiegato Corrado Facco, Direttore Generale di IEG. "Inoltre, nel 2019, Italian Exhibition Group, avà la possibilità di esercitare un'opzione per l'acquisto dei marchi OroArezzo e Gold/Italy, attraverso cui Arezzo Fiere e Congressi potrà entrare nella compagine societaria di IEG, ricevendo a fronte della cessione dei marchi fieristici, un valore definito secondo criteri condivisi".
"Questo accordo ha una portata storica ed è l'unico che vada ad intercettare un'eccellenza assoluta della gioielleria nel mondo. Il design, la tecnologia e la gioielleria mondiali vanno tutti a traino dei nostri", ha precisato Andrea Boldi, Presidente di Arezzo Fiere e Congressi e di Confartigianato Sezione Orafi. "In questo modo diamo gli strumenti soprattutto a tutte quelle piccole aziende (che sono la maggioranza e che non hanno i mezzi, da sole, per potersi davvero espandere all'estero), di poter entrare nei diversi mercati".
"Abbiamo capito in fretta il valore aggiunto che avrebbe dato una regia unica", spiega Matteo Marzotto, Vice Presidente Esecutivo di Italian Exhibition Group. "Siamo orgogliosi di aver portato un contributo a Fiera di Vicenza e di aver creduto che in Italia si possa fare sistema in modo rapido. Sono stato fortunato ad incontrare il Presidente di IEG, Lorenzo Cagnoni, con cui condividiamo questa visione. IEG in pochi mesi è arrivata a trovare soluzioni senza polemiche".
"Questo accordo celebra la valorizzazione di un settore, quello orafo-gioielliero, molto importante per il Made in Italy, che rappresenta oltre 10.000 addetti e migliaia di imprese diffuse sul territorio in 5 distretti e un volume di fatturato che nel 2015 ha superato i 7 miliardi di euro, di cui oltre l'85% generato in esportazione", precisa Corrado Facco a FashionNetwork.com, anticipando anche come nei primi 10 mesi del 2016 si registri già un export per 4,8 miliardi di euro. "Un settore che, sempre guardando ai dati del 2015, garantisce alla bilancia dei pagamenti italiani un margine positivo per 4,2 miliardi di euro, quindi una delle spine dorsali degli universi del Fashion e del Lusso italiani. Settore riconosciuto a livello mondiale per la creatività, il design, l'innovazione tecnologica e l'alta qualità della sua manifattura. L'accordo porterà poi IEG a gestire un fatturato di circa 30 milioni di euro solo per il settore della gioielleria ed oreficeria", conclude Facco.
Il Presidente Cagnoni ha, infine, confermato che IEG, per la primavera del prossimo anno, pensa concretamente alla quotazione in Borsa.
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