NYFW: Michael Kors, 35 anni di muse come nei film di Fellini

Per la sua collezione F/W 16/17 che ha sfilato alla NYFW, Michael Kors ripensa alle donne, 35 anni dopo, come in un film di Fellini, dalla mamma alla nonna, socialites e dive, che hanno accompagnato il suo cammino nel mondo della moda. Ma ancor prima di presentare la sua nuova collezione, lo stilista si butta a capofitto nella polemica del giorno: lui ci sta.

Le affezionate clienti possono già da oggi comprare qualche capo della linea che ha sfilato a Tribeca e che solo nel nome fa riferimento all'autunno-inverno 2016/17 perchè le stagioni, spiega lui, "non esistono più". La moda è come la musica: "Mia madre compra CD e ha ancora dischi di vinile, altri usano Spotify, altri ancora scaricano da iTunes. Il modello di business è cambiato, noi designer dobbiamo trovare una formula che vada bene individualmente per ciascuno".

Michael lo ha fatto con 12 pezzi, sei accessori e sei abiti, pronti per essere portati a casa nel negozio di Madison Avenue e online. Se funziona il modello sarà esportato a Londra e altrove. Dalla passerella direttamente nell'armadio: gli stivaletti e la borsa a stampa leopardata nero e grigio (ma non la borsa simile piu' preziosa in pitone tagliato al laser), o le Mary Jane rivisitate con le borchie in stile punk-rock e la borsetta abbinata per la macchina fotografica ("per chi ha smesso di scattare con lo smartphone"). Un altro esempio il top e la gonna di cachemire grigio abbelliti con le piume. "Ready to wear, ready to go".
C'e' poi una riflessione di fondo perchè 35 anni sono tanti.

Tante donne e tante muse a partire da Joan Hamburg, madre e modella, e la sua prima ispirazione nel mondo della moda al punto che Michael, a cinque anni, ridisegnò l'abito del secondo matrimonio di Joan con Bill Kors, il patrigno da cui ha preso il nome. Kors manda in passerella un cappotto cammello (ma è visone) con intarsi floreali e la donna di riferimento è Catherine Deneuve, ma anche la bellissima Alexa Chung e Lee Radzwill che con la sorella Jackie O' frequentava l'atelier del giovane Michael. Poi c'era Cher, e Diana Ross. "Tutte parte del cast felliniano".

Pubblicità