NYFW: British Invasion Marc by Marc Jacobs

Alto artigianato anche da Michael Kors che ha individuato nel Big Sur californiano, quei paesaggi incredibili e l'atteggiamento rilassato della barista che ti serve il cappuccino mentre fa spinning in bicicletta, l'ispirazione per una collezione che porta la sera nel giorno.

Non ci sono più abiti da gran sera nella collezione di questa stagione, quando la donna esce "si mette un top incredibile sopra i pantaloni". Ma l'idea forte sono i pantaloni comodissimi, quasi una tuta, di cachemire nei colori delle rocce, quelle rocce del nord della California, portati con il pullover di visone. Il massimo del lusso e il massimo della comodità. E il bello dei tessuti, che non sono neoprene: "Basta con la plastica".

Quest'anno, il 9 febbraio, sono stati i 50 anni dalla British Invasion, e il "cool Britannia" continua a conquistare gli States.Marc by Marc Jacobs non è più il ragazzotto ebreo dell'Upper West Side, ma il frutto della creatività del duo britannico Katie Hillier e Luella Bartley, direttore creativo e designer chiamate a resuscitare la linea giovane del brand, da una serie di passi falsi del passato. C'erano ninjas in moto da cross con le bandana a coprire la faccia, papaveri coloratissimi, borse plastificate, sneakers.

Molto ispirato alle vecchie collezioni skinhead di Luella, una icona londinese, che ha sempre fatto vestiti per giovani ragazze cool. Che è poi il target di Marc by Marc Jacobs dovrebbe fare. Moda accessibile da consumare, macchiare, magari perdere, ricomprare prima della fine della stagione.