Gianluca Bolelli
9 dic 2016
Mulberry: buone notizie nonostante una perdita nel primo semestre
Gianluca Bolelli
9 dic 2016
Nel primo semestre del suo esercizio, Mulberry ha registrato una perdita ante imposte di 0,5 milioni di sterline (0,59 milioni di euro), che rappresenta comunque un miglioramento rispetto ai periodi più duri attraversati dal marchio inglese.
Se è vero che lo scorso anno nello stesso periodo era stato generato un piccolo profitto, quest'anno ci sono motivi per festeggiare davvero. Il fatturato è cresciuto del 10%, a 74,5 milioni di sterline (88,1 milioni di euro), e le vendite in comparabile del 7%. Le vendite online sono invece progredite del 32%, arrivando così a rappresentare il 14% delle vendite complessive del gruppo, contro il 12% di un anno prima. Le vendite al dettaglio all'estero, comprese quelle online, sono cresciute solo del 2%, a 10,5 milioni di sterline, ma del 10% su base comparabile.
La prima collezione con la direzione di Johnny Coca è stata presentata nel corso del semestre con il lancio di 9 nuove borse, ivi compresa una modifica del design della “Bayswater”. Mulberry ha anche precisato che la piccola pelletteria si è venduta bene dopo la ristrutturazione dell'offerta, e che i nuovi prodotti introdotti dal nuovo direttore creativo hanno suscitato “un ulteriore interesse per il marchio”. Nuovi modelli di borse e nuove dimensioni dei prodotti saranno introdotti nel corso delle prossime stagioni.
Sul lungo termine, l'obiettivo è di consolidare Mulberry come marchio lifestyle, rafforzando le categorie complementari, in particolare le calzature e il prêt-à-porter. Sono stati introdotti anche degli stili che attraversano le categorie, con un merchandising e delle iniziative di marketing coordinate. Lo stile e la politica di prezzi di queste categorie sono stati allineati con quelli delle borse per renderli più attraenti per i clienti tradizionali del brand, ma anche per attrarre a sé nuova clientela.
Con tutto questo dinamismo dell'attività, la perdita al lordo delle imposte si spiega con un investimento supplementare di un milione di sterline, nonché attraverso commissioni di cambio aggiuntive legate alle controllate estere pari a 0,4 milioni di sterline.
Tuttavia, nonostante gli investimenti e questi nuovi lanci, la crescita delle vendite del brand ha subito un rallentamento nelle prime 10 settimane del secondo semestre. Comunque l'incremento delle vendite raggiunge ancora il 4%, e il 3% in comparabile.
L'azienda ha precisato che nel Regno Unito la domanda da parte dei clienti britannici è diminuita, ma le spese dei turisti hanno contribuito a mantenere vivaci le vendite registrate a Londra. “Il Regno Unito e gli orizzonti delle prospettive globali sono diventati un po' più incerti dopo l'ultima pubblicazione dei conti. Comunque noi siamo posizionati bene”, ha dichiarato il CEO, Thierry Andretta, aggiungendo: "Abbiamo rafforzato il nostro bilancio con una seria gestione dell'inventario, il che ha portato a generare dei solidi flussi di cassa”.
Thierry Andretta ha anche dichiarato che varie nuove attività in Asia del Nord “faranno avanzare la nostra strategia, che consiste nello sviluppare il nostro modello retail e omnicanale sui mercati-chiave del lusso”. In particolare, il brand ha concluso un accordo con Challice per la creazione di una nuova azienda che gestirà Mulberry in Cina, a Hong Kong e a Taiwan. Challice controlla il 56% del capitale di Mulberry, e il suo proprietario è lo stesso di quello del distributore del marchio nella regione, Club 21.
Il nuovo gruppo controllerà il 60% delle azioni della nuova entità, Mulberry (Asia) Limited. La piattaforma iniziale sarà costituita da 4 negozi, nel wholesale e nell'omnicanale, compreso il sito mulberry.com in lingua cinese. Mulberry Asia dovrebbe contabilizzare delle perdite nei primi due anni di attività.
Infine, Mulberry ha previsto d'investire direttamente 3 milioni di sterline in spese di marketing in questo stesso periodo.
Sandra Halliday (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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