15 giu 2018
Missoni: FSI si prende una quota del 41,2% e pensa ad IPO, Norsa vicepresidente
15 giu 2018
Il Fondo strategico italiano guidato da Maurizio Tamagnini entra nel capitale di Missoni con una quota del 41,2%, mentre il 58,8% rimane sotto il controllo della famiglia. L'investimento di 70 milioni di euro avverrà prevalentemente attraverso un aumento di capitale e non prevede il ricorso a indebitamento finanziario da parte del gruppo di moda. Tra gli scenari futuri c'è anche la possibilità di una quotazione in Borsa per l'azienda di Gallarate. L'annuncio è stato fatto in occasione di una conferenza stampa tenutasi il 15 giugno, a Milano, per presentare l'investimento.
Incalzata da una domanda sul possibile ingresso in Borsa della maison, Angela Missoni, direttore creativo del marchio, ha confermato come si tratti di “un'opportunità alla quale stiamo pensando". "È nostra priorità supportare società sostenibili che possano stare sul mercato da sole”, ha poi aggiunto l'AD di FSI, Maurizio Tamagnini, “e la Borsa è sicuramente un obiettivo, ma non sarà una situazione immediata: si deve andare in Borsa senza fretta".
Il consiglio di amministrazione della società, composto da 7 membri, includerà tre componenti della famiglia: Angela Missoni, quale presidente, Luca e Giacomo Missoni consiglieri. Entra come vice presidente Michele Norsa, industrial partner di FSI ed ex amministratore delegato di Salvatore Ferragamo e Valentino, mentre Rosita Missoni resterà presidente onorario.
"Le tre generazioni della famiglia Missoni, guidate da Rosita Missoni, sono felici di questo accordo con FSI, un prestigioso e paziente investitore italiano con un network internazionale", ha commentato Angela Missoni, direttore creativo della casa di moda fondata nel 1953 a Gallarate (Varese) da Rosita e Ottavio Missoni. "È di particolare auspicio”, ha aggiunto, “che questa partnership sia conclusa nell'anno del nostro 65esimo anniversario. Siamo molto orgogliosi che Missoni entri in questa nuova fase, che salvaguarda l'unità familiare e il DNA del nostro brand. Confido che, con il supporto di FSI e la visione strategica di Michele Norsa, saremo in grado di guidare questo prezioso gioiello familiare in un luminoso futuro".
Il piano di sviluppo si focalizzerà su un'ulteriore espansione internazionale, sull'allargamento dell'offerta di prodotto e su un significativo sviluppo del canale retail, in particolare nei key markets. "La fortissima notorietà internazionale è testimoniata da una ricerca che abbiamo commissionato, secondo la quale per esempio oltre il 60% del pubblico negli Stati Uniti e in Giappone conosce il marchio", ha affermato Norsa.
Il marchio Missoni fattura circa 150 milioni di euro, esporta il 75% della produzione e impiega circa 300 dipendenti.
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