19 set 2011
Milano Unica: quando l'unione porta al successo
19 set 2011
La XIII edizione di Milano Unica, in cui sono state presentate le collezioni di tessuti per la stagione Autunno/Inverno 2012/2013 e alla quale hanno partecipato 483 espositori (11 in più rispetto all’edizione di settembre 2010) su 62.200 mq. di spazi espositivi, è stata visitata da 21.400 clienti, +2% rispetto all’edizione di settembre 2010. Particolarmente significative le presenze da Cina (+30%), Hong Kong (+30%), Corea del Sud (+51%), Giappone (+21%), India (+18%), Brasile (+24%). Buoni anche i segnali provenienti dall’Europa: Russia (+60%), Regno Unito (+26%), Francia (+13%) e Spagna (+18%). Stabili le presenze tedesche e statunitensi, mentre i visitatori italiani sono risultati in calo del 5%, a fronte però di un numero stabile di aziende rappresentate.
Da sinistra a destra: Tronconi, Pisapia, Loro Piana, Wang Qunbin e Luti. |
La manifestazione ha dunque confermato l’importanza dei mercati esteri per la nostra industria, assieme alle difficoltà che devono affrontare le imprese italiane, come peraltro era emerso nel corso dell’inaugurazione a cui avevano partecipato Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, Wang Qunbin, Presidente e cofondatore di Fosun, uno dei più importanti gruppi conglomerati cinesi attivo nell’industria, nella finanza, nella distribuzione, nel settore immobiliare e nella comunicazione, Claudio Luti, Amministratore Delegato di Kartell, Michele Tronconi, Presidente di Sistema Moda Italia e Pier Luigi Loro Piana, Presidente di Milano Unica e di Ideabiella.
La conferenza inaugurale aveva riservato alcune piacevoli sorprese, fra cui la nomina del nuovo Presidente Silvio Albini, del Cotonificio Albini e già Presidente di “Shirt Avenue”, e la comunicazione dell’internazionalizzazione della fiera, grazie alle due edizioni annue che, a partire dal 2012, saranno organizzate in Cina: in Marzo a Pechino e in Ottobre a Shanghai. Wang Qunbin ha auspicato di vedere più penetrazione italiana nel suo paese: “Lo sviluppo enorme del mercato cinese darà nuove opportunità alla stessa Italia”.
Pungenti le considerazioni di Michele Tronconi, Presidente di Sistema Moda Italia: “Ci auguriamo davvero che il mercato cinese diventi molto importante per il nostro futuro. Non bisogna però rimanere chiusi in una gabbia dove la paura della crisi genera mancanza di iniziativa e innovazione, ma occorre avere il coraggio di una visione in prospettiva. Invece, per crescere bisogna curare la promozione, far diminuire il costo dell’energia e dare più liquidità alle aziende. Avevamo bisogno di spendere meglio, non di spendere meno. Nella manovra invece ecco la chiusura dell’ICE, che è, parliamoci chiaro, un clamoroso autogol. E adesso ancora oggi non è chiaro a chi potremo rivolgerci dal 2012. Possiamo permetterci noi, Paese tradizionalmente esportatore, di non investire in risorse, quando per esempio i nostri competitor stanno investendo tantissimo nella loro promozione?”.
Silvio Albini e Per Luigi Loro Piana, rispettivamente nuovo Presidente e Presidente uscente di Milano Unica |
Sui dati finali della manifestazione, il Presidente Loro Piana ha commentato: “l’andamento delle presenze conferma quanto vado dicendo da tempo: dobbiamo guardare con sempre maggior coraggio ai mercati di quei Paesi che fino a poco tempo fa definivamo emergenti e che sono ormai delle vere e proprie potenze economiche. Per questo mi sono fortemente impegnato per portare Milano Unica in Cina a partire dal 2012. Non solo perché quel grande mercato cresce a ritmi impressionanti, complessivamente del 10-12%, con un picco del 30% circa nel settore del lusso, ma anche perché la Cina rappresenta una finestra sull’intera Asia. Dobbiamo convincerci che quei Paesi non solo rappresentano delle grandi opportunità, ma anche che non abbiamo alternative. Se vogliamo crescere ancora, dobbiamo essere lì a batterci per conquistare quote di quei mercati, ma dobbiamo farlo, con maggior convinzione, tutti assieme, con una nostra precisa ed esclusiva identità”.
A proposito dell'unione che, come vuole il detto, spesso fa davvero la forza, Sivio Albini aveva insistito sul grande risultato raggiunto in tal senso da Milano Unica che, lo ricordiamo, nacque nel 2005 grazie alla fusione di quattro storici appuntamenti del tessile Made in Italy, che in precedenza si svolgevano in periodi e località diverse: “Ideabiella”, “Moda In”, “Ideacomo” e “Shirt Avenue”. “Milano Unica non è più una somma di quattro fiere, un collage di esperienze disunite, ma è diventato in sole 13 edizioni qualcosa di più" ha commentato Albini. Ed ha aggiunto: "la donna e la camiceria, per esempio, sono aree molto più estese e qualitative di quanto non fossero nelle manifestazioni disgiunte. Un salone come Première Vision, invece, secondo me ha troppi espositori internazionali e quindi rischia un 'effetto annacquamento', una diluizione eccessiva delle proposte".
Di Elena Passeri e Gianluca Bolelli
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