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10 set 2013
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Milano Unica: nel tessile cala l'export, migliora l'import. Segno "+" solo per il tessuto a maglia

Pubblicato il
10 set 2013

Silvio Albini, Presidente di Milano Unica, ha introdotto la XVII edizione del Salone Italiano del Tessile, che si tiene a Fieramilanocity fino a giovedì 12 settembre, a cui sono seguiti gli interventi di Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il Lavoro, Ricerca, Università, Moda e Design del Comune di Milano, Angela Missoni, Direttore Artistico di Missoni, Claudio Marenzi, Presidente di Sistema Moda Italia, Carlo Calenda, Viceministro, Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza di Autorità e Rappresentanze Istituzionali, di numerosi espositori e dei componenti il Comitato di Presidenza di Milano Unica.

"Aristocratic Trait" e "Barbarian Charm" sono i nomi dei temi estetici trainanti di questa edizione di Milano Unica. Essi si basano su effetti rigonfianti con matelassé, trapunti, goffrature, superfici “fuzzy”: peluche, velluti, eco- pellicce, pile, luminosità metallica patinata, ossidata, disordine artistico con stampe e jacquard, decori da patrimoni storici rivitalizzati, accessori con sperimentazioni materiche e senso del dettaglio


La XVII edizione di Milano Unica, Salone Italiano del Tessile, nella quale vengono presentate le collezioni di tessuti-accessori per la stagione Autunno/Inverno 2014-2015 vede la partecipazione di 432 aziende espositrici, di cui 76 di altri Paesi europei. Un dato in leggero calo rispetto all’edizione del settembre 2012, ma in crescita rispetto all’edizione dello scorso febbraio, con una presenza equilibrata di tutti i distretti tessili italiani. Un’edizione quest’ultima che aveva fatto registrare una positiva inversione di tendenza con circa 19.000 presenze, di cui più di un quarto provenienti dall’estero. La superficie espositiva lorda occupata, pari a 62.200 mq, si conferma ai precedenti livelli.

Il Presidente di Milano Unica, nel salutare i presenti e ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione di questa edizione, ha rivolto un ringraziamento particolare al Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, per la disponibilità e l’impegno profusi nell’organizzazione della sfilata di giovani stilisti internazionali che si svolgerà in Galleria Vittorio Emanuele.

Silvio Albini si è poi soffermato sui dati relativi al primo semestre del 2013 elaborati dal Centro Studi di Sistema Moda Italia, che hanno confermato il trend al ribasso del 2012 che si era chiuso con un fatturato complessivo di circa 8 miliardi di euro, in calo del 4,6%. Secondo i dati diffusi da Istat, infatti, relativamente alla produzione industriale, nei primi due trimestri del 2013 la tessitura italiana (esclusi i tessuti a maglia) ha evidenziato ulteriori contrazioni rispetto ai corrispondenti periodi del 2012, registrando un calo per il settimo trimestre consecutivo. Il primo trimestre del 2013 ha accusato una diminuzione della produzione pari a -3,3%, mentre il secondo trimestre vede un miglioramento, pur rimanendo in area negativa, archiviando un lieve calo pari al -0,4%. Guardando al complessivo primo semestre dell’anno, la tessitura italiana ha, pertanto, registrato un decremento della produzione pari al -1,8% (fatturato e produzione non sono direttamente confrontabili, ma confermano purtroppo il trend, ndr.).

Analizzando la produzione dei singoli comparti in cui si articola la tessitura italiana (tessuti di lana, cotone, lino seta ecc. ), nel periodo gennaio-maggio 2013, si rileva, inoltre, come la congiuntura negativa abbia colpito tutti i diversi segmenti, compreso quello della seta che nel 2012 aveva invece avuto un andamento positivo. In questo contesto al negativo, solo il tessuto a maglia fa registrare una leggero incremento (+0,6%).

Dello stesso segno negativo l’andamento dell’export di tessuti italiani nei primi 5 mesi del 2013, a conferma del rallentamento dell’economia globale. Da gennaio a maggio 2013, le vendite estere di tessuti italiani registrano una diminuzione del -3,8% a valore.

L’import, invece, che nei primi cinque mesi del 2012 aveva registrato un netto ridimensionamento (-24,5% in valore), nel 2013 segna un’inversione di tendenza, entrando in area positiva (+4,7% a valore).

Guardando ai diversi comparti si rileva come la congiuntura negativa abbia colpito tutti i diversi segmenti in cui si articola la tessitura italiana, salvo per il tessuto a maglia che registra una leggera positività (+0,6%) nel cumulato gennaio-maggio 2013. Sono le vendite estere di tessuto in lana ad accusare il calo maggiore pari al -6,5%; segue l’export dei tessuti in seta (-5,7%). Il tessuto in cotone segna un decremento del -3,2% mentre quello in lino flette del -2,2%.

“Un quadro complessivo non certo rassicurante - ha commentato Silvio Albini -, di fronte al quale non vogliamo certo arrenderci, guardando anche ai segnali, seppur timidi, di inversione di tendenza che ci vengono dai dati del secondo trimestre 2013. La tessitura italiana dal 2008 ad oggi, nonostante le perdite di aziende e di addetti, ha saputo mantenere intatta la filiera, il vero valore aggiunto del Made in Italy, fronteggiando una situazione peggiore di quella del 2005 quando vennero meno i contingentamenti delle importazioni dalla Cina che era entrata a pieno titolo nel WTO”.


Silvio Albini, presidente di Milano Unica

“Nel 2006 un survey di "The Economist" – ha ricordato il Presidente di Milano Unica -, accusava l’industria italiana del tessile-abbigliamento di non saper fare altro che ‘piagnucolare’ a Bruxelles per ottenere misure protezionistiche e di voler tenere in vita, con particolare accanimento terapeutico, un settore destinato a scomparire in questa parte del mondo. A loro giudizio, salvo una piccolissima fascia caratterizzata da altissima ed ineguagliabile qualità, l’industria tessile italiana sarebbe stata ‘destinata a sparire’. Le cose, in primo luogo per l’impegno e il sacrifico degli imprenditori del settore e dei loro collaboratori, fortunatamente, per noi e per il Paese, sono andate in modo diverso e quella profezia si è dimostrata infondata”.

“Quando nel 2005 decidemmo di dar vita a Milano Unica, unificando in un unico momento le iniziative di Ideabiella, IdeaComo, Moda In, Prato Expo e Shirt Avenue - ha aggiunto Silvio Albini -, avevamo ben chiaro che il nostro compito non era soltanto quello di organizzare un qualificato momento commerciale, pur essendo questo tra le nostre priorità, ma volevamo concorrere a spingere l’intero comparto verso due precisi traguardi. Il primo era quello di alzare il posizionamento dei nostri tessuti, collocandoci nella fascia di gamma medio-alta e alta, dove la concorrenza sul prezzo era meno pressante. Il secondo quello di accelerare l’internazionalizzazione delle nostre aziende, spingendole a guardare fuori dai mercati tradizionali e, in particolare, in direzione di quei mercati che allora definivamo emergenti, come la Cina. Pur senza nasconderci i problemi che quotidianamente mettono in discussione gli equilibri economici e organizzativi delle nostre aziende, possiamo dire, anche con giustificato orgoglio, che, se oggi siamo ancora qui, più determinati di allora, è perché quegli obiettivi, con coraggio e tenacia abbiamo saputo perseguirli e in buona misura conseguirli". Orgoglio giustificato da risultati concreti: fra poco più di un mese, ad esempio, Milano Unica sarà a Shanghai con 130 espositori, contro i 124 dell’edizione dell’ottobre 2012.

Albini ha ricordato che capacità creativa, innovazione e qualità del servizio, sono il vero valore aggiunto della produzione italiana, assieme alla costante ricerca finalizzata a garantire l’eco-sostenibilità sia dei processi produttivi, sia dei tessuti. Le imprese italiane, infatti, operano non solo rispettando le severissime norme Reach, definite a livello europeo, in assoluto le più avanzate a livello mondiale, ma anche realizzando e garantendo standard ancora più ecologici e rispettosi della salute dei consumatori.

“Sappiamo - ha detto Albini - che non possiamo, per questo, fermarci, ma le buone pratiche che abbiamo sperimentato ci hanno messo in grado di fronteggiare una concorrenza sempre più qualificata e agguerrita e ci consentono di guardare al futuro, sapendo che saremo in grado di passare il testimone a nuove generazioni di operatori capaci di tenere alta la bandiera della tessitura ‘Made in Italy’”.

Avviandosi alla conclusione del suo intervento, il Presidente di Milano Unica ha ricordato che: “L’offerta artistica e culturale di cui dispone Milano è parte importante di quel know how che sta alla base dell’unicità del Made in Italy. Proprio per questo, nel 2005 ci demmo anche un altro obiettivo. Quello di integrarci con la città di Milano e con il suo patrimonio, culturale, artistico e di intrattenimento, per contribuire a consolidare il rapporto con i nostri clienti. Ci ponemmo l’obiettivo di far diventare la nostra esposizione un vero e proprio evento di moda, un appuntamento assolutamente imperdibile, soprattutto con l’obiettivo di intercettare di più e meglio la clientela specializzata, in particolare dei Paesi dell’Estremo Oriente. Un altro obiettivo perfettamente centrato con l’evento che si terrà questa sera in Galleria Vittorio Emanuele”.

Nella serata inaugurale di Milano Unica, nell’ambito della V edizione di On STAGE, sei talenti del mondo della moda e uno special guest designer hanno presentato le proprie collezioni nel corso di una sfilata-evento all’interno di una delle location più suggestive di Milano: la Galleria Vittorio Emanuele II. Tra i progetti di maggior rilievo di Milano Unica c’è, infatti, On STAGE, nato con l’obiettivo di far dialogare le eccellenze della produzione tessile europea con i migliori stilisti emergenti della scena internazionale. On STAGE è realizzato in collaborazione con The Woolmark Company.

I sei designer selezionati per partecipare alla V edizione sono stati: J. Js. Lee (Corea), Isa Arfen (Italia) e Ostwald Helgason (Germania/Islanda) per il womenswear; From Britten (Australia), Tillman Lauterbach (Germania) e Yang Lin (Cina) per il menswear, a cui si è affiancato come special guest il designer, Andrea Pompilio.

L’evento ha coinciso anche con l’inaugurazione della 'Campaign for Wool', il progetto sulla sostenibilità voluto da The Woolmark Company e patrocinato dal Principe Carlo d’Inghilterra, che punta a educare i consumatori a scegliere la lana come prodotto di origine naturale ed eco-compatibile, all’insegna di “Live Naturally, Choose Wool”. Prima dell’inizio della sfilata è stato proiettato un suo breve messaggio videoregistrato che è iniziato con un saluto e un ringraziamento in italiano al Sindaco di Milano.

Milano Unica, infine, anche in questa occasione rinnoverà il suo contributo all’Organizzazione non Governativa CESVI per la realizzazione delle Case del Sorriso e ospiterà, con la messa a disposizione di un apposito spazio, l’associazione ‘Il Gomitolo rosa’ che aiuta le donne colpite da tumore al seno.

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