Milano Fashion Week: Giorgio Armani sapientemente sicuro di sé
Giorgio Armani potrà essere un ottuagenario, ma sta ancora pensando fuori dagli schemi. Armani è ancora il maestro della sartoria italiana, tuttavia ha saputo ancora iniettare ogni sorta di nuova vita nella collezione del suo brand omonimo in questa stagione, con fioriture coloratissime, asimmetrie inaspettate e accessori audaci.
Le sue forme erano fluide e graziose, mentre la silhouette che ha proposto a volte sembrava senza peso. Ha aperto con una serie di pantaloni di seta patchwork; bolerini di pelle e spolverini in bellissimi floreali astratti. Poi è apparsa una modella la cui testa affiorava al di sopra di un’esplosione di fiori di celluloide, davanti a una prima fila che comprendeva Cate Blanchett, Livia Firth, la Principessa Charlene di Monaco e Lewis Hamilton.
Poi il designer ha cambiato marcia con una serie di completi pantalone argentati – sia per uomo che per donna – giusto per ricordarci quanto straordinario sia il taglio di una giacca di Armani. Prima di cambiare nuovamente velocità con un brillante quartetto di abiti da sera con crêpe nere, bordi ondulati e corpetti incrostati di cuoio.
Presentata con l’ausilio di modelli con tagli di capelli da paggetto asiatico e con in sottofondo musica drammatica di Roedelius, la sfilata è stata un opportuno promemoria di come Armani, a 83 anni, sia ancora una figura di grande rilievo.
“Non solo un artista, o una scuola di artisti; più una visione di un lavoro di scultura, o un certo dipinto che ammiro e di cui ho sognato”, ha sorriso Armani, spiegando da dove gli è venuta l’ispirazione.
La sera prima, il brand ha organizzato una cena aperta a solo 40 invitati per Cate Blanchett al ristorante “Armani Nobu” per l’ultima creazione olfattiva di Armani, “Sì”.
“Amo Giorgio e questo profumo, e non potrei essere più onorata”, ha detto la Blanchett, dopo una cena altamente proteica a base di pesci e crostacei nel ristorante minimalista ed elegante di cucina giapponese e sushi.
La stella del cinema era seduta accanto alla Principessa Charlene, mostrando le sue spalle olimpiche in una tuta a canotta. Nessuna delle signore ha proseguito la serata nel nightclub al seminterrato di Armani, “Armani/Privé”. Peccato, perché hanno perso un bel concertino di Kid Creole and the Coconuts.
Dopo il finale, Armani ha salutato la Blanchett con un caloroso abbraccio, accarezzandole i capelli biondi e sussurrandole nell'orecchio, prima che lei si voltasse, visibilmente emozionata, con occhi commossi ed eccitati.
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