Marc Jacobs vuole rivoluzionare Marc by Marc Jacobs

Ormai completamente dedicatosi alla griffe che porta il suo nome (di proprietà del gruppo LVMH), Marc Jacobs, ex direttore artistico di Louis Vuitton, vuole riorganizzare il suo brand in profondità. E intende farlo partendo innanzitutto da Marc by Marc Jacobs, la sua linea giovane. “Ho sempre detestato questo nome”, si è lasciato scappare lo stilista in una recente intervista-ritratto che ha concesso al magazine americano “W”. “Ho già un'idea del nome che gli darei”, ha aggiunto, “e ho presentato il progetto all’équipe, ma non posso parlarne per il momento". La rivoluzione potrebbe anche passare, sempre secondo lo stesso articolo, per una trasferimento della sede del marchio di New York verso Parigi, città dove Marc Jacobs vive, in un appartamento non lontano dalla Torre Eiffel.

Martedì 11 febbraio, a New York, l’ex direttore creativo di Louis Vuitton ha assistito dalla prima fila alla sfilata di debutto del duo britannico Katie Hillier e Luella Barley che, in coppia, da questa stagione sono le direttrici del design del prêt-à-porter e degli accessori di Marc by Marc Jacobs. Una piccola rivoluzione stilistica che ha conquistato la stampa, soprattutto grazie agli accessori immaginati da Katie Hillier, ispirati dai mondi dello sport e della pop art.

Diffusa in 450 multimarca e in 600 punti vendita gestiti direttamente (con 25 di queste boutique aperte in partnership), la label Marc by Marc Jacobs è ben consolidata nel Regno Unito e in Italia, suoi primi due mercati in Europa davanti alla Scandinavia. L'arrivo delle inglesi Katie Hillier come creative director e Luella Bartley come design director hanno rappresentato i primi movimenti della nuova strategia implementata per la linea che ha già eletto Parigi come sua casa, nelle ultime tre fashion week maschili, al fine di concentrarvi la propria stagione di vendite internazionali per l'uomo, gli accessori e le pre-collezioni donna.

Florent Gilles (Versione italiana di Gianluca Bolelli)