Ansa
6 mar 2015
Mandarina Duck decide la chiusura della sede storica di Bologna
Ansa
6 mar 2015
I vertici di Mandarina Duck, acquisita dal gruppo coreano E-Land nel 2011, hanno l'intenzione di chiudere, dal prossimo giugno, lo storico stabilimento di Cadriano, alle porte di Bologna. La decisione è stata comunicata ai dipendenti e alle parti sociali lo scorso 4 marzo. L'idea della società è di spostare la sede a Milano, dove verrebbero trasferiti una dozzina di dipendenti, mentre per altri 20 sarebbe già stata aperta la mobilità.
"L'azienda - spiega Roberto Guarinoni, segretario generale della Filctem-Cgil di Bologna - ha effettivamente comunicato, la sera del 4 marzo, il fatto che intende spostare la sede a Milano, mentre rimarrebbero in Emilia l'outlet e i negozi".
Con la chiusura dello stabilimento di Cadriano, ha proseguito, "una dozzina dei dipendenti impiegati su Bologna verrebbero portati a Milano, mentre 20 sarebbero licenziati" attraverso la procedura di mobilità.
La situazione di crisi di Mandarina Duck, marchio storico della pelletteria e del tessile italiano, "la stiamo seguendo ormai da anni", puntualizza Guarinoni, e dal confronto, nel 2013, quando il gruppo coreano aveva minacciato lo smantellamento dello stabilimento emiliano, "era uscito un accordo che prevedeva l'opposto" di quello che è stato annunciato il 4 marzo scorso. Un'intesa, ricorda, "che prevedeva investimenti e il rilancio a Bologna. Ora - osserva il sindacalista della Filctem-Cgil - si contraddice l'accordo preso e si mette in dubbio la fiducia rispetto all'accordo".
Quindi, prosegue Guarinoni, "l'intenzione è di riattivare il Tavolo di Crisi con le istituzioni locali, la città metropolitana, il comune di Granarolo. Lo stavamo preparando", chiosa, ma ci sarà qualcosa di più ufficiale in merito "il 9 marzo".
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